C'è sempre una prima volta. Magari ce ne sono anche di più. Maurizio Sarri di prime volte ne sta vivendo una dopo l'altra. E finalmente sta per avvicinarsi il momento del debutto ufficiale in campionato sulla panchina della Juventus, ovvero non costretto in uno Skybox come capitato contro Napoli e Parma, ma fisicamente a bordo campo. Qualche giorno ancora e ci sarà poi pure la prima volta in Champions League da allenatore bianconero, al Wanda Metropolitano, contro l'Atletico Madrid. Arrivando fino alla "prima" allo Stadium, sabato 21 settembre contro il Verona.

Poi tutto diventerà normale e non ci sarà più il tempo di ripensare alle emozioni.

La buona notizia intanto è quella che, in attesa di un verdetto ufficiale, dovrebbe appunto permettergli di seguire la squadra sul campo, sia che possa indossare la sua amata tuta, sia che in realtà debba vestire giacca e cravatta d'ordinanza: la scorsa settimana il tecnico toscano ha diretto parte degli allenamenti a bordo campo, da oggi invece si torna alla Continassa con un gruppo che alla spicciolata si ricomporrà dopo gli impegni delle nazionali. Ma le possibilità di vederlo in panchina sabato contro la Fiorentina aumentano sempre di più. Stando a quanto riportato dal Corriere dello Sport il tecnico ex Chelsea, infatti dopo la polmonite, l'abilitazione dovrebbe arrivare in questi giorni.

La settimana di Sarri, già decisiva per campionato e Champions

E' quindi questa la settimana di Sarri, ancor più di chiunque altro lavori alla Juve. Perché se tutto dovesse andare per il meglio, il protagonista più atteso della sfida contro la Fiorentina a questo punto è proprio lui. Ora si inizia a fare sul serio, i bianconeri ripartono da 6 punti in classifica ma con tante situazioni di difficile gestione.

Quanto difficile dipenderà proprio dalle capacità del "comandante" di prendersi la Juve non soltanto dal punto di vista del gioco. Potrebbe avvenire nei prossimi giorni anche il confronto, finalmente, tra Emre Can e Sarri, ammesso che si riveli necessario dopo lo sfogo con annessa retromarcia del tedesco a causa dell'esclusione dalla lista Champions.

Questa settimana darà il via alla stagione delle partite ogni tre giorni. Che ai tempi del Napoli vedevano Sarri optare quasi sempre per un undici di base: me era un contesto diverso. Già al Chelsea la musica per lui era cambiata, con tanto di vittoria in Europa League. Ma la Juventus è un'altra cosa: puntare allo scudetto e alla Champions insieme non ammette scelte di scorta come quelle compiute proprio ai tempi del Napoli, quando "battezzava" la lotta scudetto come priorità assoluta rispetto alle coppe.

Con tanti giocatori da rimotivare, quello appena finito è stato un mercato stressante: basti pensare a Rugani o Dybala, ma anche a tutti quei nuovi acquisti da inserire nel minor tempo possibile e che fin qui si sono intravisti poco. Anche questo sarà il compito di Sarri a partire dai prossimi giorni.