"Questa cosa che Ibra potrebbe venire a dare una mano, sembra solo una panzana senza alcuna base concreta". Così, in sintesi, Fabrizio Biasin si è espresso nel suo editoriale su TuttoMercatoWeb in merito alle ultime indiscrezioni di mercato che hanno parlato di una riflessione dell'Inter sull'eventualità di (ri)portare a Milano Zlatan Ibrahimovic a gennaio. Il giornalista sportivo ovviamente ha motivato la propria opinione, sottolineando che un club ben organizzato come quello di Zhang non deve puntare ad acquistare giocatori ormai decisamente in avanti con gli anni, ma guardare a nuovi elementi che siano in grado di offrire maggiori garanzie a lungo termine.

Il caporedattore di Libero ha affermato che indubbiamente dopo l'infortunio occorso ad Alexis Sanchez l'organico nerazzurro ha delle lacune nel reparto offensivo. Dunque è giusto sondare il mercato, anche se bisogna farlo "senza angoscia". Contro il Sassuolo i due titolari Lautaro Martinez e Romelu Lukaku hanno dato delle ottime risposte sul campo, con il belga che, grazie alla sua doppietta, ha messo a tacere tutti coloro che già lo vedevano in difficoltà nel campionato italiano.

A questo punto si è soffermato sui rumors del Calciomercato riguardanti un ipotetico ritorno all'Inter di Ibrahimovic per "dare una mano" alla squadra in assenza di Sanchez. Dopo aver rimarcato che il centravanti svedese è ancora un fuoriclasse nonostante i suoi 38 anni, Biasin ha però aggiunto che una società ben strutturata come quella del Gruppo Suning se deve investire su dei nuovi giocatori, non deve farlo andando a tesserare "campioni con la data di scadenza", ma deve piuttosto puntare a quei calciatori di talento (e più giovani) che possano assicurare un futuro più duraturo.

'L'Inter di Conte è una realtà'

Proseguendo nel suo editoriale per TMW, Fabrizio Biasin ha anche analizzato la sofferta vittoria dell'Inter per 4-3 in casa del Sassuolo, una gara che la squadra milanese ha rischiato addirittura di pareggiare dopo essere stata in vantaggio per 4-1. Innanzitutto, parlando della presunta rabbia di Antonio Conte al termine del match, il giornalista lombardo ha ricordato che non ci sarebbe nulla di trascendentale.

Infatti in qualunque categoria (dalle competizioni amatoriali alla Serie A) qualsiasi allenatore, nel momento in cui vede la sua formazione rischiare di essere raggiunta dopo aver accumulato un gap così importante, perderebbe le staffe alla fine della partita.

Piuttosto, Biasin ci ha tenuto ad evidenziare come ormai l'Inter guidata dal tecnico pugliese sia una vera e propria "realtà" di questo campionato, avendo collezionato non a caso ben 7 vittorie in 8 giornate (una sconfitta quella interna con la Juventus).

Certo, da qui a dire che si sia raggiunto il massimo livello ce ne vuole, anche perché si tratta comunque di un gruppo che deve ancora crescere e migliorare, soprattutto a livello mentale quando bisogna gestire i risultati piuttosto ampi che apparentemente sembrano in cassaforte.

E quest'ulteriore processo di maturazione - stando alle parole del giornalista di Libero - potrà avvenire tranquillamente anche senza avere in rosa Zlatan Ibrahimovic.