Domenica scorsa la sfida di San Siro contro l’Inter è stata edificante non solo per i tifosi bianconeri, ma soprattutto per Dybala che dopo quattro minuti dal fischio d’inizio ha ritrovato il gol che gli mancava da troppo tempo. L’attaccante ha parlato del momento buio vissuto in estate e di quello attuale, nell’intervista rilasciata al “Corriere di Torino”. Durante l’ultima sessione di calciomercato il numero 10 bianconero è stato giudicato cedibile per cui è stato inserito in parecchie trattative. Alla luce di questa situazione, il giocatore ha pensato che avrebbe davvero potuto cambiare maglia, suo malgrado, perché i club ai quali era stato accostato non gli erano graditi.
Dybala a fine stagione aveva precisato di voler rimanere all’ombra della Mole, ma l’intervistato è consapevole che nel mondo del calcio tutto cambia velocemente. Dopo questa prima uscita, il ragazzo di Laguna Larga ha preferito non parlare più, anche se fino all’ultimo giorno è rimasto in bilico: “Io volevo giocare qui e continuare così la mia carriera nella Juve”. L’ex Palermo è convinto che può dare ancora molto alla causa bianconera e pensa di averlo dimostrato contro l’Inter.
La Juve di Sarri
Da quando sulla panchina c’è Maurizio Sarri, per il quale “giocare è divertirsi”, Dybala si sente tranquillo e sollevato. Fin dall’inizio l’attaccante ha pensato che con il nuovo allenatore avrebbe cominciato a lavorare per costruire un gioco più divertente ed ora le sue aspettative si stanno concretizzando.
Allegri e Sarri, secondo l’intervistato, hanno un modo diverso di allenare, perché l’ex Napoli è più offensivo. Per quanto riguarda i risultati del nuovo modo di stare in campo, si potranno valutare solo più avanti. Durante il derby d’Italia, Sarri ha provato per una decina di minuti la convivenza in campo di Ronaldo, Higuain e Dybala.
A riguardo, il numero 10 bianconero, pensa che su questa coesistenza bisognerà lavorarci ancora molto perché possa dare buoni risultati. Con questa disposizione un giocatore dovrebbe 'rincorrere' gli avversari e questo potrebbe essere il suo ruolo. I protagonisti del reparto offensivo vorrebbero giocare tutte le partite, ma spetta all’allenatore scegliere chi schierare di volta in volta.
Dybala riconosce al suo "comandante" il merito di fare le scelte migliori, infatti nell’ultima giornata hanno segnato sia lui che Higuain. Andare in gol solo dopo quattro minuti dal fischio d’inizio è stato importante, secondo Dybala, non solo per lui, ma anche per tutta la squadra perché ha dato tranquillità. Dall’ultima vittoria, per l'ex Palermo, si evincerebbe come la squadra stia migliorando a livello di gioco, basti ricordare i 24 passaggi consecutivi che hanno condotto al gol di Higuain: “La squadra ha dimostrato di giocare un bel calcio come vuole il mister. E non siamo ancora al cento per cento”. La vittoria riportata a San Siro è stato uno schiaffo per gli avversari ancora imbattuti in campionato e una promozione per la nuova Juve: “Ora l’unica squadra imbattuta in Europa siamo noi”.