La Juventus è dotata di un organico per certi aspetti ridondante, ma che alla lunga sta facendo la differenza. L'affollamento di alcuni reparti, soprattutto centrocampo e attacco, da un lato può creare imbarazzo al tecnico nella scelta dell'undici titolare dall'altro offre il vantaggio di avere alternative valide per un cambio modulo da opporre all’avversario di turno. Maurizio Sarri da inizio stagione ad oggi infatti ha utilizzato sia il 4-3-3 che il 4-2-3-1 con risultati buoni in entrambi i casi. La panchina di questa Juve vanta sempre riserve di lusso che nella partita di ieri a San Siro contro l'Inter hanno risolto il match.
La profondità della rosa
Nel secondo tempo sull'1-1, i subentrati Gonzalo Higuain, Rodrigo Bentancur ed Emre Can hanno dato la zampata decisiva. Il Pipita su assist dell’uruguaiano ex Boca Juniors ha segnato il gol vittoria chiudendo un cerchio iniziato nell'aprile 2018. Il centrocampista oltre a servire l'argentino è stato autore di pressing e inserimenti. Emre Can invece è stato meno appariscente dei sudamericani, ma ha saputo dare equilibrio nel momento in cui Sarri ha sperimentato la convivenza dei tre titolari dell'attacco a disposizione (Ronaldo, Dybala, Higuain). Anche l’allenatore dei nerazzurri Antonio Conte, nell’intervista in coda al match, ha ammesso che l'Inter deve ancora colmare il divario che la separa dai bianconeri: “Loro sono di un’altra categoria sotto tutti i punti di vista, non possiamo fare paragoni: il gap c’è ed è importante”.
Il vantaggio di Sarri
Il tecnico di Valdarno ieri sera non poteva che essere soddisfatto perché sa di poter scegliere e difficilmente sbaglia perché la qualità della panchina è altissima: “Alleno una squadra individualmente forte con una panchina in cui c’è tanta qualità” continuando il tecnico ha dichiarato come la squadra che in alcuni momenti ha mostrato molti spunti del “Sarriball”, potrebbe ulteriormente migliorare.
In questo momento poi ci sono anche pedine importanti infortunate come Giorgio Chiellini, Douglas Costa, Danilo Luiz, Mattia De Sciglio e Mattia Perin. Il capitano, sottopostosi ad intervento al ginocchio tornerà a disposizione solo in primavera mentre i due brasiliani e l'azzurro dovrebbero nuovamente far parte del gruppo dopo questa pausa nazionali.
Oltre alle tre riserve impiegate nel derby d’Italia hanno assistito al match da spettatori altri giocatori del calibro di Aaron Ramsey, Adrien Rabiot, Merih Demiral e Daniele Rugani. Le alternative della Vecchia Signora valgono circa 300 milioni di euro ed anche questo è da considerarsi un punto di forza del club di Andrea Agnelli.