La stagione dell'Inter arriva alla prima partita da 'dentro o fuori', difficile infatti che i nerazzurri possano ancora sperare nella qualificazione al secondo turno di Champions League se questa sera non battono il Borussia Dortmund a San Siro. Impresa tutt'altro che semplice contro una formazione forte ed esperta alla quale, oltretutto, potrebbe anche andar bene un pareggio. La classifica del raggruppamento parla chiaro, l'Inter ha un punto dopo due partite raccolto in extremis contro lo Slavia Praga in un match che gli uomini di Conte avrebbero meritato di perdere.
Poi c'è stata l'ottima prestazione contro il Barcellona al Camp Nou dal quale i nerazzurri sono usciti immeritatamente sconfitti. Il Borussia ha invece quattro punti, frutto del pari a reti bianche con il Barcellona e del successo in casa dello Slavia. In caso di vittoria corsara questa sera al 'Meazza' (calcio d'inizio alle 21) e di successo dei blaugrana che affrontano la formazione ceca (il Barcellona ha gli stessi punti del Borussia), i giochi per il passaggio del turno sarebbero praticamente fatti. Con un successo, invece, l'Inter aggancerebbe i tedeschi e si andrebbe probabilmente a giocare la qualificazione a Dortmund nella prossima sfida.
I due precedenti che fanno ben sperare
In circostanze come questa ci si affida a qualunque cosa pur di trarne i migliori auspici e sulla partita in questione c'è da segnalare un particolare statistico molto curioso che, certamente, farà piacere ai tifosi più superstiziosi.
Non ci sono molti incroci tra le due formazioni, soltanto due a trent'anni esatti di distanza l'uno dall'altro. In ambedue le circostanze l'Inter ha superato il turno nelle classiche sfide andata e ritorno, ma il dettaglio che salta agli occhi degli appassionati conoscitori di storia interista è che si trattò di due episodi di un cammino trionfale.
Il primo risale alla Coppa dei Campioni 1963/64, era la semifinale con i nerazzurri che pareggiarono 2-2 in Germania (gol di Mazzola e Corso, doppietta di Brungs per il Borussia) andando poi a cogliere la qualificazione a San Siro con un classico 2-0 (Mazzola e Jair). Trent'anni dopo, nei quarti di finale della Coppa Uefa edizione 1993/94, l'Inter espugnò Dortmund con lo score di 3-1 (doppietta di Jonk e gol di Shalimov, Schulz per i tedeschi) perdendo poi in casa (con parecchi rischi tra l'altro) per 1-2 (Zorc e Ricken per il Borussia, Manicone per l'Inter).
Nel primo precedente, l'Inter avrebbe poi vinto la sua prima Coppa dei Campioni nella mitica finale di Vienna battendo il Real Madrid, nel secondo caso i nerazzurri avrebbero sollevato la seconda Coppa Uefa grazie al successo nell'ultimo atto sul Salisburgo (in semifinale avevano eliminato il Cagliari): più benauguranti di così si muore.
Le probabili formazioni
L'Inter non arriva nel migliore dei modi alla sfida di questa sera dal punto di vista dell'organico: mancano gli infortunati D'Ambrosio e Sanchez, difficile l'impiego di Sensi che non è ancora al top dopo il problema fisico accusato nella gara di campionato contro la Juventus. Alla lista degli acciaccati si è aggiunto anche Vecino, per cui Conte dovrebbe schierare Gagliardini a centrocampo dal 1'.
Dovrebbero tornare nella formazione titolare anche Godin ed Asamoah, i nerazzurri potrebbero dunque schierarsi con Handanovic tra i pali, Skriniar, Godin e de Vrij a comporre la linea difensiva. Perno del centrocampo sarà Brozovic con Gagliardini e Barella nel ruolo di mezz'ali. Sulle corsie esterne dovrebbero invece agire Candreva a destra ed Asamoah sul versante opposto, in attacco la coppia Lukaku-Lautaro.
Sul fronte giallonero mancherà Reus che soffre ancora dei postumi di un brutto attacco influenzale, non convocato nemmeno Alcacer che lamenta ormai da diverse settimane un problema al tendine d'Achille. Favre dovrebbe rispondere al 3-5-2 di Antonio Conte con un 4-2-3-1: Bürki in porta con Hakimi, Akanji, Hummels e Guerreiro a comporre la retroguardia. In mediana dovrebbero agire Witsel e Delaney con Sancho, Brandt ed Hazard a supporto di Götze unica punta.