Parte con un pareggio l'avventura di Stefano Pioli sulla panchina rossonera: Milan-Lecce è finita 2-2. Il tecnico si augurava di festeggiare meglio il suo compleanno e l'esordio, ma la ciliegina sulla torta la toglie al minuto numero 91 Calderoni con un gran tiro da fuori area che beffa Donnarumma. Partita strana, nella quale il primo tempo il Milan domina, ma porta a casa solamente un gol (con l'ispiratissimo Calhanoglu).

Poi nel secondo tempo il Milan cala e grazie ad un rigore regalato da Conti che consente il risveglio del Lecce. Reazione guidata ancora da Calhangolu che confeziona l'assist per Piatek: sembrava fatta, ma una distrazione a centrocampo porta il Lecce a trovare pareggio in pieno recupero.

Le pagelle del Milan: benissimo Calhanoglu, ingenuo Conti, freddo Piatek

Donnarumma: 6 - subisce due gol, ma sul pareggio finale non può farci nulla perché Calderoni trova il tiro della domenica. Para pure un rigore, ma è lesto Babacar nel respingere in rete sulla ribattuta.

Conti: 5 - Regalare un rigore del genere è la pecca più grave di una partita che lo vedeva in crescita. Di fatto è lui che suona la sveglia al Lecce ed inguaia i compagni di squadra con un'ingenuità che pagano caro.

Musacchio: 6 - Non viene particolarmente impegnato, Babacar gioca larghissimo ed è più un problema di Conti, si propone molto in fase offensiva come regista, ma a referto la difesa ha preso due gol.

Romagnoli: 6 - Gioca quasi come terzino sinistro perché Theo Hernandez si alza tantissimo.

Non ha problemi in fase difensiva che riesce a gestire in maniera molto banale.

T. Hernandez 6,5 - Un primo tempo da incorniciare, sembra che abbia dei cloni in campo da quanto corre, poi cala nella ripresa, come tutta la squadra. Alle volte troppo frettoloso nei cross, ma spinge che è un piacere.

Biglia 5 - Due passaggi al bacio per Calhanoglu, un'ammonizione d’esperienza che blocca un contropiede del Lecce, ma poi si spegne come se avesse un vero e proprio cedimento fisico.

Ha grosse colpe sul pareggio di Calderoni perché non riesce a gestire il possesso palla.

Paquetà 6,5 - Sembra che gli abbiano detto, “mettiti dove vuoi, ma fai qualcosa di positivo” ed effettivamente parte alla grande sfiorando il gol. Fa giocate sopraffine, ma con poca sostanza, nel secondo tempo cala visivamente e Pioli lo richiama in panchina dopo il pareggio di Babacar (dal 67' Krunic: 6 - Porta velocità e forza a centrocampo, innesto positivo).

Kessiè 5,5 - Viene spostato fin dall’inizio a sinistra per dare una mano alla catena offensiva di sinistra che è troppo alta ed ha bisogno di qualcuno che tappi i buchi. Lui come al solito non si tira indietro, ma nel secondo tempo è poco lucido e sbaglia un’occasione clamorosa a tu per tu con Gabriel. (dal 79' Rebic: SV - Poco per avere un voto, un paio di colpi di testa e con la sua irruenza rischia di regalare un altro rigore al Lecce).

Suso 5 - Spesso parte da destra e si accentra per tirare, fa un paio di cross. Ma nel complesso è quasi assente durante i 90 minuti. Anche lui come Biglia ha delle colpe nell’occasione che porta al pareggio di Calderoni.

Leao 6 - Parte a razzo, ma è troppo troppo evanescente in fase conclusiva, corre tantissimo e si mette a disposizione, ma deve lavorare sulla mira: prendere l’esterno della rete non vale come gol.

(dal 67' Piatek: 6 - Un po’ di panchina gli ha fatto bene, entra e concretizza l’unica vera occasione)

Calhanoglu: 7,5 - Migliore partita da quando indossa la maglia rossonera, segna un gran gol, ci prova da ogni posizione, prende perfino un palo da calcio d’angolo. Si sacrifica tantissimo e confeziona anche un assist per Piatek che non sbaglia. I tifosi milanisti sperano che sia solo un fuoco di paglia.

La pagella dell'allenatore

Stefano Pioli: 6 - Un primo tempo pieno di belle giocate e di ritmo per i suoi uomini, ma in concreto un solo gol realizzato. Poi iniziano a tornare gli spettri del Milan di Giampaolo con un rigore che risveglia il Lecce e che ad alcuni tifosi fa pensar male, ma Calhanoglu è ispirato e confeziona un gran assist per Piatek.

Sembrava fatta, ma il morbo di farsi del male da soli per i rossoneri è ancora vivo e il Lecce ne approfitta con un tiro da fenomeno di Calderoni. Come inizio per la gestione Pioli si è visto qualcosina di positivo, ma servivano troppo questi 3 punti al suo Milan e non sono arrivati. Essendo il suo compleanno aveva confezionato la torta, ma senza la ciliegina.