Una delle assenze più pesanti per la Juventus in questo inizio stagione è sicuramente quella di Giorgio Chiellini, il quale dopo l'infortunio ai legamenti del ginocchio subito a inizio campionato, dovrebbe rientrare per febbraio-marzo 2020.
Intanto nelle scorse ore il difensore centrale ha risposto alle domande dei 'Junior Reporter' presso l' 'Allianz Stadium', dando diversi spunti di riflessione interessanti e svelando alcuni aneddoti.
Giorgio Chiellini ha raccontato come la sua vita da adolescente sia stata ricca di sacrifici proprio per raggiungere il suo sogno di diventare calciatore: ha ricordato infatti come sia stato difficile non uscire il sabato sera perché la domenica aveva la partita con il Livorno o di come non abbia potuto fare il viaggio della maturità in quanto aveva il ritiro estivo con la società toscana.
Ha parlato anche della sua passione per il basket, che attualmente non può coltivare anche per preservare il suo fisico.
'Il più difficile da marcare tolti CR7 e Messi è stato Ibrahimovic'
Il fratello gemello Claudio ha contribuito ad alimentare la passione per il calcio di Giorgio Chiellini: è stato anche grazie a lui che si è 'innamorato' di questo sport, iniziando il percorso che lo ha portato poi a diventare un giocatore professionista.
Il difensore bianconero si è poi soffermato anche sui giocatori che ha affrontato in carriera: 'Il più difficile da marcare, tolti CR7 e Messi, è stato Ibrahimovic perché ha velocità, forza, tecnica e personalità'.
Riguardo invece alle partite, secondo Chiellini è sempre un'emozione giocarle e quando l'arbitro fischia non si pensa più a niente e si gioca per vincere.
Non è mancato poi il riferimento allo studio, come è noto infatti Chiellini è uno dei pochi giocatori professionisti a grandi livelli ad essere laureato, nello specifico in Economia. Proprio il capitano della Juventus ha sottolineato come da piccolo non aveva voglia di studiare, ma è stata la mamma ad educarlo in questo, responsabilizzandolo al massimo e dicendogli che se voleva giocare a calcio avrebbe dovuto portare avanti anche gli studi.
Chiellini da piccolo tifava Milan
Ha poi parlato del suo idolo da bambino, ovvero Paolo Maldini, in quando da piccolo tifava per il Milan, mentre il fratello gemello Claudio era per la Juventus.
Si è poi soffermato sulla responsabilità di essere capitano alla Juventus, definendo questo ruolo un onere ed un onore, perché succedere a personaggi come Buffon e Del Piero è un'emozione indescrivibile. Da difensore, Chiellini ha concluso che la sua miglior soddisfazione non è fare gol, ma nel non farli segnare agli avversari.