Dopo tre sconfitte di fila Torino-Fiorentina di domenica alle 15 per Vincenzo Montella sembra proprio essere la "partita della vita". La società viola continua a dare fiducia all’ 'Aeroplanino', ma sembra ovvio che se non dovesse arrivare un risultato positivo potrebbe anche esserci il cambio di tecnico. La squadra viola non vince in campionato da più di un mese, ultimo successo il 30 ottobre con il Sassuolo, poi sconfitte con Lecce, Verona, Cagliari e un pareggio con il Parma. Un ruolino di marcia che ha vanificato la rimonta di settembre e ottobre, facendo scivolare il club al tredicesimo posto con un ritardo di nove punti sulla zona europea della classifica.

Il successo in Coppa Italia 2-0 con il Cittadella è stata una boccata d’ossigeno e niente più per la Fiorentina. Non basta questo a mettere in salvo Montella, il quale sfiderà un Torino reduce dal successo di Genova che ha regalato un po' di serenità a Mazzarri. Il problema per i granata, e questo potrebbe essere un vantaggio per i viola, è che Belotti sarà out domenica insieme a Iago Falque e Lyanco. Tre assenze pesanti che costringeranno i granata a confermare la formazione che ha sbancato il Ferraris nell’ultimo turno di Serie A.

Torino-Fiorentina: Chiesa può farcela, in attacco non c’è posto per Pedro

Problemi di formazione in vista di Torino-Fiorentina li ha anche Vincenzo Montella. Mancheranno due degli uomini simbolo dei viola: Pezzella e Ribery.

Il primo è stato operato per la frattura alla zigomo e punta a rientrare contro l’Inter. Il francese invece è alle prese con la lesione del legamento collaterale della caviglia destra, per lui rientro più probabile con la Roma che con l’Inter.

Tutto adesso ruota intorno a Federico Chiesa, out negli ultimi due turni per un’infiammazione all’adduttore.

Sta lavorando per esserci, secondo la Gazzetta dello Sport le indicazioni sono buone e potrebbe farcela per il Torino. La formazione viola in attacco sarà decisa in base alle condizioni del gioiellino figlio d'arte: confermato infatti il 3-5-2, se Chiesa dovesse farcela partirà titolare con Vlahovic. Altrimenti si cercheranno altre soluzioni.

Tra queste sembra non esserci quello che ormai è un vero e proprio mistero: Pedro. Il brasiliano è stato l’acquisto più costoso dell’estate viola. E' arrivato a inizio settembre, ha avuto bisogno di un periodo di ambientamento, poi è stato impegnato con la Nazionale e infine ha avuto qualche problema fisico. Insomma non il modo migliore per partire, ma arrivati a dicembre si pensava che fosse pronto per essere gettato nella mischia. Così però non è, Montella non gli ha concesso nemmeno un minuto in Coppa Italia lasciando così il suo misero score a soli cinque giri di lancette in campionato. Il problema persiste, anche perché se Chiesa non dovesse essere titolare con il Torino - a quanto pare - non toccherà a Pedro ma a Sottil fare compagnia a Vlahovic in attacco.

Scartata al momento anche l’ipotesi Boateng.

La probabile formazione della Fiorentina con il Torino

La Fiorentina anti Torino così sta prendendo forma. Detto dell’attacco, pochi sono i dubbi negli altri reparti. A centrocampo sulle fasce spazio a Dalbert e Lirola, con il secondo che va a caccia di un migliore rendimento dopo aver deluso le attese. In mezzo nella mediana a cinque confermatissimi Castrovilli e Pulgar che in due hanno segnato oltre il 30 per cento delle reti viola in campionato. Ballottaggio in regia con Badelj e Benassi a giocarsi un posto. Il primo è l’uomo d’ordine sempre utilizzato in campionato, il secondo è reduce dalla doppietta in Coppa Italia che lo ha rilanciato anche agli occhi di Montella

Infine la difesa, sempre a tre, difficile infatti che si cambi modulo.

L’assenza di Pezzella è pesante, per sostituirlo possibile che venga inserito Ceccherini, più esperto dell’alternativa Ranieri. Per il resto paiono confermati sia Milenkovic che Caceres. Montella si gioca tutto in Torino-Fiorentina, spera di recuperare Chiesa e tiene ancora lontano dal campo Pedro nonostante l’infortunio di Ribery.