Dopo l'infortunio di Chiellini, è diventato il capitano della Juventus, prendendo in mano la difesa bianconera e facendo da chioccia a giovani come Demiral e De Ligt. Parliamo ovviamente di Leonardo Bonucci, diventato uno dei difensori più forti al mondo alla Juventus grazie anche all'apporto dei suoi compagni (ed ex compagni) di squadra, come Chiellini, Buffon e Barzagli.

Il difensore classe '87 è stato intervistato da JTV, ed ha raccontato alcune vicende della sua vita, sia professionale che privata. Non è mancato il riferimento alla sua parentesi al Milan, scelta impopolare che ha portato i sostenitori bianconeri a criticarlo in maniera pesante, per poi 'perdonarlo' una volta tornato a Torino.

Proprio l'esperienza a Milan ha permesso al giocatore di crescere a livello umano, Bonucci ha infatti dichiarato: 'l'anno al Milan mi ha migliorato come uomo e ho capito che la Juventus è unica'. Una dichiarazione d'amore ad una società che ha dato tanto al difensore centrale ma a cui anche Bonucci ha dato molto, contribuendo alla vittoria di numerosi trofei.

A livello professionale però restano alcuni rimpianti per l'attuale capitano della Juventus, non tanto le sconfitte in finale di Champions League contro il Barcellona e Real Madrid, ma anche il rigore sbagliato ai quarti di finale dell'Europeo 2016 contro la Germania.

'Rimpianto Europeo 2016, mi rimane solo l’’Europeo del 2020'

A pesare maggiormente a Bonucci resta il rigore sbagliato contro la Germania ad Euro 2016.

Durante la partita il difensore realizzò il calcio di rigore del pareggio, mentre invece arrivò poi indeciso al secondo (durante la lotteria dei rigori) e lo sbagliò. Lo stesso Bonucci ha dichiarato: "mi rimane solo l'Europeo del 2020".

In merito invece alla sua adolescenza, ha raccontato che gli addetti ai lavori erano convinti che suo fratello fosse più forte di lui.

Lo stesso giocatore della Juventus ha aggiunto che è diventato difensore a 16 anni per merito del suo vecchio allenatore nella Berretti Perrone. Quest'ultimo gli disse che se avesse voluto avere un futuro nel calcio professionistico, avrebbe dovuto giocare da difensore centrale.

Bonucci ed il suo futuro professionale

Lo stesso Bonucci si è soffermato su ciò che vorrà fare da 'grande', ovvero dopo la carriera da giocatore professionista.

Il difensore bianconero ha dichiarato: "Allenare? Mi piacerebbe. Non è facile. È facile diventare allenatore, è molto difficile diventare quel tipo di allenatore che vorrei essere. Ma le cose difficili mi sono sempre piaciute".

Una presa di posizione decisa da parte di Bonucci, che - come ribadito nell'intervista - non si è mai tirato indietro di fronte alle responsabilità. Lo ha fatto anche quando il suo mister Perrone decise di spostarlo in difesa (nonostante lui non volesse un cambio di ruolo) ed essendo capitano della squadra, dovette dare il buon esempio ed accettare la scelta del suo tecnico dell'epoca.