Uno dei presidenti più amati della storia dell'Inter è sicuramente Massimo Moratti, che riuscì a riportare la Champions League nel 2010 dopo diversi anni dall'ultima vittoria (il Triplete vinto nella stagione 2009-2010 è passato evidentemente alla storia, di fatti è ancora molto celebrato dai sostenitori interisti).

In una recente intervista a Tele Lombardia l'ex proprietario dell'Inter si è però nuovamente soffermato su Calciopoli, sottolineando che ci fu molta soddisfazione quando l'Inter riuscì a trionfare nel periodo successivo alla sentenza emessa dalla giustizia sportiva.

Una sensazione piacevole per Moratti che ha dichiarato che in quegli anni è sembrato di aver "sfondato un muro". Chiaro riferimento alla Juventus e al 'sistema Moggi', indicato dall'ex presidente come la causa principale delle vittorie dei bianconeri.

A tal riguardo Moratti ha dichiarato: "Tutto è servito per creare le condizioni per vincere il Triplete, anche le disavventure dovute al fatto di dover fronteggiare una Juve che si comportava come si comportava". Parole che evidentemente hanno generato molta polemica, soprattutto da parte dei sostenitori bianconeri.

'Sfondato muro incrollabile Juve che si comportava come sappiamo'

Moratti ha di nuovo sottolineato che la causa delle sconfitte dell'Inter nel periodo pre-Calciopoli era proprio la Juventus, che a parer suo non vinceva per meriti sportivi.

Si è poi soffermato sui giocatori che ha avuto nella sua gestione all'Inter. Secondo Moratti il migliore in assoluto è stato Ronaldo, che ha permesso alla società milanese di incrementare la propria notorietà in tutto il mondo. Altro grande giocatore che è passato dall'Inter è Roberto Baggio: l'ex proprietario ha sottolineato come fosse un giocatore di classe, con un'eleganza e disponibilità esemplari.

Moratti su Baggio e Pirlo

Ha poi raccontato l'importanza del 'Divin Codino', dichiarando che fu decisivo in una partita di Champions League contro il Real Madrid ed in uno spareggio per per le coppe europee a Verona contro il Parma. Moratti ha poi parlato anche di un rimpianto, ovvero la cessione di Andrea Pirlo. Ha infatti sottolineato che volle acquistarlo dal Brescia perché convinto della sua classe.

Il problema di fondo è che i tecnici passati all'Inter in quegli anni non hanno saputo valorizzarlo, da qui la necessità di cederlo al Milan.

Moratti sull'Inter di Antonio Conte

L'ex proprietario dell'Inter ha parlato anche dell'attuale squadra allenata da Antonio Conte, dichiarando che la sconfitta contro la Lazio è stata solo un incidente di percorso. Ha poi rimarcato che squadra e allenatore ci sono e che possono lottare per lo scudetto. In merito all'acquisto di Eriksen, ha sottolineato che si tratta di un grande giocatore ma che è importante fare un gioco che ne possa far risaltare le doti tecniche. E questo di certo non è facile da farsi specie a stagione in corso.