Il vertice Uefa del 1° aprile ha confermato le intenzioni dell'organo amministrativo delle società europee. Nonostante l'emergenza Coronavirus, la volontà è quella di riprendere le competizioni europee, anche a costo di andare oltre il mese di agosto. Probabile che gran parte delle Federazioni sportive europee si adatteranno a tale decisione. Di recente anche il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina ha aperto a questa possibilità, ipotizzando una ripresa a fine maggio o inizi giugno. Fra le società di Serie A ci sono però dei pareri contrastanti in merito alla possibile ripresa del campionato italiano.

Ci sono infatti club che vogliono assolutamente ripartire, alcuni che preferiscono attendere l'evoluzione dell'emergenza. Altri invece che sono per il no anche per rispetto delle tante persone che hanno perso la vita a causa del Coronavirus. Fra le società che vorrebbero ripartire troviamo in particolar modo la Lazio ed il Napoli. La società di Lotito vuole provare a giocarsi lo scudetto nelle ultime 12 partite rimaste, essendo ad appena un punto dalla Juventus prima in classifica.

Lazio e Napoli votano si, Juve ed Inter attendiste

Se la Lazio ed il Napoli vogliono un ritorno in campo, diverse invece è la posizione di Juventus ed Inter. Quest'ultime vorrebbero dapprima capire come si evolverà l'emergenza prima di azzardare una considerazione a riguardo.

Di certo, la società bianconera, in caso di sospensione definitiva della stagione 2019-2020, rischierebbe di perdere circa 100 milioni di euro. La stima è stata realizzata qualche settimana fa da Banca Imi. Quest'ultima ha sottolineato che peseranno i mancati introiti da diritti televisivi, sponsorizzazioni e vendita biglietti dell'Allianz Stadium.

La riduzione degli stipendi sarebbe stata avallata dalla Juventus proprio per evitare una perdita eccessiva nel prossimo bilancio d'esercizio previsto a giugno 2020.

Le società che vogliono una sospensione anticipata della stagione, su tutte il Brescia

Ci sono poi alcune società che vorrebbero terminare in anticipo la stagione.

Su tutte troviamo quelle liguri, ovvero Sampdoria e Genoa. Inoltre anche Udinese, Spal e Torino vogliono la chiusura anticipata. Il presidente che si è più schierato sul no è però Massimo Cellino. Il massimo dirigente del Brescia ha ovviamente sottolineato come la sua città sia stata devastata dal virus. Proprio per questo per rispetto dei morti non andrebbe ripresa la stagione. Cellino ha poi criticato in maniera pesante la Uefa e la Figc: per il massimo dirigente del Brescia tali organi amministrativi non si sono resi conto della gravità della situazione.