La lunghissima storia del Genoa, il club calcistico più vecchio d'Italia. Nella bacheca del Grifone ci sono nove scudetti, l'ultimo però risale a quasi cento anni fa. La storia successiva dei rossoblu è fatta invece di alti e bassi, la squadra che dominò il calcio italiano al tempo dei pionieri non è più riuscita a frequentare i piani alti del massimo campionato, salvo un breve ma intenso periodo nella prima metà degli anni '90. Il Genoa della stagione 1990/91, assolutamente indimenticabile per tutto il calcio genovese con il primo e unico scudetto della Sampdoria ma anche una formazione rossoblu che espresse, probabilmente, il miglior calcio del campionato classificandosi al quarto posto.
Era il Genoa di Osvaldo Bagnoli, di Branco, Skuhravy e di Pato Aguilera capace nella stagione successiva di giungere alle semifinali di Coppa Uefa dopo aver fatto fuori il Liverpool nel quarti grazie ad una storia vittoria nella tana dei Reds, ad Anfield Road. Aguilera ha ricordato quelle stagioni d'oro, ma un po' tutta la sua parentesi italiana, in un'intervista concessa a Tuttomercatoweb.
'La mia doppietta al Liverpool non si può dimenticare'
L'attaccante uruguaiano ribadisce la sua dichiarazione d'amore per Genova. "Amo quella città, mi vollero in rossoblu il presidente e Scoglio, ma di quel periodo non posso non citare un grande tecnico come Bagnoli". Quando gli viene chiesto di ricordare la sua partita più bella con il Grifone non può che citare l'impresa di Liverpool nei quarti di finale della Coppa Uefa 1991/92.
Il Genoa all'andata aveva superato 2-0 i reds a Marassi, ma gli inglesi sicuri della propria forza entro le mura del 'tempio' di Anfield Road' erano convinti di poter ribaltare il passivo. Le cose andarono diversamente con i ragazzi di Bagnoli che uscirono in trionfo, vincendo 2-1. "Trovammo un ambiente incredibile pieno di fascino e storia - dice - e devo dire che avevo una sana paura, cosa che non mi era mai accaduta.
Ma giocammo una gara fantastica e fummo la prima squadra italiana a passare ad Anfield: la mia doppietta al Liverpool è indimenticabile".
'Tomas mi manca'
Pato Aguilera costituì al Genoa una favolosa coppia d'attacco con Tomas Skuhravy. "Perché ci completavamo a vicenda e devo dire che Tomas mi manca, spero davvero di rivederlo presto.
Era facile giocare con lui - ricorda Aguilera - e l'anno in cui ci qualificammo per la Coppa Uefa abbiamo fatto 15 gol a testa anche se io calciavo i rigori, lui non lo faceva". Nel 1992 il giocattolo rossoblu viene smantellato, Aguilera passa al Torino, un'altra squadra alla quale è rimasto molto legato. Tra l'altro in granata ebbe un altro eccezionale compagno di reparto, il brasiliano Walter Casagrande. "Era più tecnico di Tomas che invece aveva più forza e con la sua potenza creava spazi, mentre Walter amava venire indietro per poi fare l'uno-due".
Gli attaccanti di oggi: Lukaku e Lautaro
Tra gli attaccanti dei nostri giorni, invece, Aguilera predilige gli interisti Romelu Lukaku e Lautaro Martinez.
"Lukaku è straordinario, fisicamente potente ma anche molto tecnico e capace di creare spazi importanti per i compagno di squadra, Lautaro Martinez è un attaccante completo". Inevitabile chiedergli se lo vede al Barcellona, alla luce delle indiscrezioni di mercato che danno il 'Toro' papabile blaugrana nella prossima stagione: "Lautaro può giocare ovunque".