San Siro, numeri alla mano, sembra tutto fuorché lo "stadio amico" dell'Inter. La Serie A 2019/2020 ormai volge al termine e è emerso proprio come gli uomini di Conte abbiano perso la sfida scudetto con la Juventus per i punti gettati al vento al Meazza, mentre in trasferta hanno tutt'altro ritmo, avendo sopravanzato anche gli storici rivali bianconeri che si apprestano a conquistare il nono titolo consecutivo.

Fino a questo momento (compreso lo 0-3 di ieri, 25 luglio, al Ferraris contro il Genoa) i nerazzurri lontano da Milano hanno messo insieme 40 punti.

Un bottino che vede la compagine milanese davanti a tutti e con 7 punti di vantaggio rispetto alla Juventus, seconda nella graduatoria dei migliori score ottenuti in trasferta.

Il computo invece cambia quando si vanno ad analizzare le statistiche casalinghe. Durante i 18 match disputati finora a San Siro (sia prima che dopo il lockdown, quindi anche a porte chiuse) Handanovic e compagni si sono dovuti accontentare di 38 punti. Diverso il ruolino di marcia juventino, che all'Allianz Stadium in 17 gare (manca quella di stasera, 26 luglio, contro la Sampdoria) conta 11 punti in più rispetto all'Inter con appena due pareggi e nessuna sconfitta. Qualora contro la Samp dovesse arrivare il successo che consegnerebbe matematicamente lo scudetto nelle mani della Vecchia Signora, si arriverebbe al totale record di 50 punti.

Inter: troppi punti persi allo stadio Meazza

Il fortino bianconero della Juventus, a conti fatti, ha fatto la differenza nella corsa allo scudetto con l'Inter. In realtà, guardando i risultati dei nerazzurri a San Siro, fino a questo momento (quando mancano solo due turni alla conclusione del campionato della Beneamata) si contano due sconfitte proprio contro gli storici rivali torinesi e con il Bologna.

Il problema, semmai, è dato dai copiosi pareggi che la formazione di Conte ha collezionato al Meazza tra Parma, Cagliari, Sassuolo, Verona e Fiorentina. Risultati di parità sono arrivati anche contro Roma e Atalanta, ma se consideriamo che comunque si trattava di scontri diretti, nel computo di una stagione può starci di impattare con due avversarie di pari livello.

Dunque, se da un lato per provare a chiudere il divario dalla Juventus l'Inter dovrà continuare ad operare sul mercato per migliorare l'organico, dall'altro è necessario superare questo "tabù San Siro". Storicamente, la pressione e le grandi aspettative dei tifosi nerazzurri sono stati un peso troppo grosso da sopportare per alcuni giocatori che infatti non sono riusciti ad imporsi a Milano. Questa motivazione, però, viene a cadere quest'anno se si pensa che la tendenza si è confermata anche con lo stadio a porte chiuse: basti ricordare la sconfitta con il Bologna e il rocambolesco pareggio con il Sassuolo.

Difficile pensare che dei calciatori professionisti possano essere "intimoriti" dalla struttura imponente dell'impianto sportivo milanese. Se davvero fosse così, l'Inter dovrebbe cercare di abbandonare al più presto il Meazza per approdare nel nuovo stadio al quale sta collaborando insieme al Milan.