Beppe Marotta e Antonio Conte parlano di "fantacalcio", il Gruppo Suning prima di Inter-Napoli proietta la sua ombra sul Duomo di Milano nel video di presentazione della partita in Cina, e Massimo Moratti invita a credere nei sogni. Insomma, tra rumor, smentite e messaggi promozionali, il nome di Leo Messi continua a risuonare nell'ambiente interista. L'ex presidente Moratti a Radio Kiss Kiss, prima della sfida della squadra di Conte contro il Napoli (vinta poi dai nerazzurri per 2-0) non ha voluto spegnere del tutto l'ipotesi relativa a un eventuale approdo del campione argentino del Barcellona all'Inter.

Interrogato sul futuro della "Pulce", il patron del Triplete interista ha innanzitutto ricordato che: "Alle volte i sogni si avverano, specialmente nel calcio". Quindi ha fatto una battutina che, però, in qualche modo ha lasciato intendere che le sue speranze (ormai da tifoso illustre e non più da proprietario del club) non sono del tutto tramontate. Commentando la notizia del recente acquisto di una nuova casa a Milano da parte del padre di Messi, Moratti si è augurato che questo possa essere un segnale importante, e poi ironicamente ha chiosato: "Magari, per firmare il contratto, andrà a piedi...".

Ma il pensiero del fuoriclasse argentino è tornato alla mente dell'imprenditore anche in un'altra circostanza.

Quando gli è stato chiesto un commento sul dominio in campionato della Juventus negli ultimi nove anni, ha risposto che è evidente che ci sia un "problema di competitività" da parte dei principali avversari dei bianconeri che non riescono ancora a colmare il gap. Quindi ha sottolineato che le rivali dei campioni d'Italia in carica non devono accontentarsi di arrivare seconde "come se fosse un traguardo o uno scudetto", ma devono continuare a lavorare per provare concretamente a contrastare la società di Agnelli.

Nel momento in cui ha dato il suo parere sulle squadre che almeno sulla carta si starebbero avvicinando alla Juventus, Moratti è tornato al suo "pensiero stupendo" Leo Messi. Ha detto che fino allo scorso anno la più accreditata sembrava il Napoli, ma adesso c'è anche l'Inter. In quest'ottica, con due-tre acquisti mirati sul mercato, i nerazzurri potrebbero crescere ulteriormente o, in alternativa, basterebbe "solo Messi".

Moratti e gli scudetti della Juventus: 'Sono 36, senza dubbio'

Da nove stagioni a questa parte, ogni volta che la Juventus si aggiudica il titolo di campione d'Italia parte la querelle sul numero dei suoi scudetti dopo lo scandalo Calciopoli. Massimo Moratti, sull'argomento, non cambia idea, affermando: "Allo Stadium di Torino hanno apposto 38 scudetti? Si sono evidentemente distratti". L'ex proprietario dell'Inter ha ribadito subito dopo che il club torinese ha vinto senza alcun dubbio 36 campionati, aggiungendo di dirlo senza alcuna volontà di scatenare una nuova polemica.

Anzi, ha spiegato che ormai il conto degli scudetti bianconeri è diventato anche un modo di fare dell'ironia tra lui e Andrea Agnelli.

Subito dopo, però, ha dichiarato che la Juventus sbaglia nel mettere in mostra 38 scudetti come se fosse motivo di orgoglio: "Io di quel periodo (riferendosi a Calciopoli, ndr) non sarei tanto orgoglioso".

'Antonio Conte ha fatto ciò che doveva fare'

Dopo il sogno Messi e la stoccata alla Juventus, Massimo Moratti si è soffermato sulla prima stagione di Antonio Conte alla guida dell'Inter. Il presidente del Triplete ha di fatto promosso il tecnico pugliese, dicendo: "Ha fatto ciò che doveva fare". Ha poi ricordato che mai come quest'anno è difficile stilare dei bilanci del tutto attendibili, poiché si tratta comunque di una stagione anomala segnata dall'emergenza coronavirus che inevitabilmente ha inciso non solo sulla preparazione atletica dei calciatori, ma anche sui programmi societari.

Dunque, per l'imprenditore lombardo è preferibile attendere il prossimo anno quando - seppur con gli inevitabili strascichi di questo 2019/2020 anomalo - si avranno più elementi per valutare il lavoro di Conte. Comunque a suo parere è stato "bravo".

Infine, provando a ragionare ancora da presidente dell'Inter, Moratti ha rivelato di non sapere se avrebbe ingaggiato Marotta come amministratore delegato e Antonio Conte nelle vesti di allenatore. Ha definito entrambi "due ottime persone" e ha preferito non dare una risposta secca perché bisognerebbe ritrovarsi in determinate situazioni per valutare i motivi di alcune scelte. Comunque ha espresso parole di apprezzamento verso i due ex juventini, dicendo che "sono preparati nei rispettivi ruoli".