Slitta ancora la decisione del giudice sportivo sul caso Juventus-Napoli: è questa la notizia 'sportiva' della settimana dopo che l'ennesimo comunicato emesso dall'organo giudicante della FIGC ha ancora una volta mancato di trattare l'argomento.

La non disputa della partita, in programma domenica scorsa a Torino e mai iniziata, continua ovviamente a far discutere tifosi, addetti ai lavori e sopratutto avvocati ed esperti di diritto. il giudice sportivo, Gerardo Mastandrea, sta dunque prendendo tempo per studiare un caso privo di precedenti specifici e che ha innescato nei giorni scorsi un conflitto tra il diritto sportivo e le leggi statali e regionali.

Cosa deciderà il giudice sportivo: ipotesi nuovo match il 13 gennaio 2021?

Con il passare dei giorni vanno diminuendo, stando almeno alle indiscrezioni pubblicate dai media, le possibilità che i bianconeri possano vincere la partita a tavolino, mentre si fa strada l'ipotesi che venga fissata una nuova data dell'incontro, tra i più importanti della Serie A. A proposito della prima affermazione però è tornato a parlare via Twitter nelle ultime ore il Presidente Gravina che ha evidenziato come siano state fatte ipotesi fantasiose negli scorsi giorni e che il rigido rispetto del protocollo (quello che avrebbe in pratica consentito al Napoli di raggiungere Torino e giocare il proprio match) sia l'unica via per completare il campionato.

Qualora il giudice sportivo non dovesse assegnare la vittoria a tavolino alla Juventus (condizione in presenza della quale i legali bianconeri muoveranno ricorso essendosi la Juventus presentata allo stadio nel pieno rispetto delle regole previste dal protocollo e da quelle imposte dalla Lega calcio) la data utile per rigiocare il match potrebbe essere quella del 13 gennaio 2021, data che però non sembra incontrare il favore dei bianconeri che nell'arco di 4 giorni dovrebbero affrontare Inter e Napoli.

Parallelamente alla diatriba giudica che si è determinata con la gara tra Juventus e Napoli, le autorità sportive e del calcio italiano stanno facendo i conti anche con l'aumento dei contagi da coronavirus: c'è chi dice che il protocollo e le ultime norme vadano riviste (quelle che in sostanza impongono alle società di presentarsi con almeno 13 calciatori più il portiere in condizione di giocare e che consentono alle varie di squadre di non scendere in campo una sola volta in presenza però di almeno 10 positivi), ma nei giorni scorsi Dal Pino, Spadafora e Gravina (Presidente della Lega Calcio, Ministro dello Sport e Presidente della FIGC) si sono affrettati a ribadire che il protocollo non si tocca.

Il caso Juventus-Napoli potrebbe ripresentarsi

Il precedente della mancata disputa della partita tra Juventus e Napoli potrebbe non essere che il primo caso di una lunga serie, visto che il contagio da Covid-19 è sempre più diffuso in Italia e in Serie A (basti pensare ai 4 positivi trovati all'Inter o ai due membri dello staff della Juventus): qualcuno crede che dovrebbe essere modificata la formula del campionato con l'introduzione dei playoff ma appare francamente presto per fare ipotesi così tanto azzardate.

Di certo la decisione su Juventus-Napoli aprirà un precedente: se il Napoli non perderà il match a tavolino il messaggio per i club sarà chiaro, con delle positività in squadra non sarà più obbligatorio porre in essere tutti gli sforzi necessari e tali da potersi presentare al match (la regola del 3-0 a tavolino stabilita non più tardi di una settimana fa 'decadrebbe' ancora prima di essere stata applicata), con la conseguenza che il proseguo del campionato stesso ne risulterebbe fortemente compromesso.

Al contrario una sconfitta per i partenopei lancerebbe il messaggio opposto: bisogna mettere da parte ogni problematica e cercare di andare in campo (nel rispetto del protocollo sanitario vigente che è stato comunque approvato da Ministero della Salute e Cts) come farà del resto il Genoa, che ha già annunciato che affronterà il prossimo match di campionato con la Primavera.