Negli ultimi giorni l'ex capitano dell'Inter Beppe Bergomi in una intervista radio ha ripercorso la sua carriera, dal suo passato in nerazzurro all'Inter attuale di Antonio Conte.

Bergomi si è soffermato sul fatto che da professionista cerca di essere più imparziale possibile nel suo lavoro ribandendo comunque che nel suo cuore è un tifoso dell'Inter. Ha parlato poi dei compagni a cui è rimasto più legato, fra questi spicca il nome di Riccardo Ferri. Come dichiarato dall'ex capitano nerazzurro, entrambi sono arrivati all'Inter all'età di 14 anni facendo tutta la trafila fino ad arrivare in prima squadra.

Per quanto riguarda invece i compagni più ingestibili, Beppe Bergomi non ha avuto dubbi dichiarando: "Centonfanti e Berti, quest'ultimo tuttora è ancora ingestibile".

Il commentatore televisivo è tornato poi su un argomento molto delicato, ovvero Calciopoli: "Nei miei anni da giocatore non ho vissuto Calciopoli ma nel 1998 sentivi che qualcosa non quadrava nel sistema". Ha poi aggiunto che la Juventus aveva una squadra talmente forte che poteva vincere anche in maniera diversa.

Beppe Bergomi e i calciatori più forti con cui ha giocato

Beppe Bergomi ha parlato anche degli allenatori a cui è rimasto più legato, su tutti Gigi Simoni e Gigi Radice. Si è poi soffermato anche sui giocatori di qualità con cui ha giocato nella sua lunga carriera.

Grandi elogi per Ronaldo, che Bergomi ha definito "il giocatore con la tecnica in velocità più forte che ho visto". Pur riconoscendo la straordinarietà di Ronaldo, Bergomi ha comunque tessuto gli elogi di Matthaus, "per me il più forte con cui ho mai giocato".

Beppe Bergomi sull'Inter di Antonio Conte e su Eriksen

Bergomi si è poi soffermato sull'Inter di Antonio Conte e sul difficile adattamento di Eriksen nel 3-5-2.

Secondo l'ex difensore dell'Inter in questo modulo il danese non rende e cambiare schema (magari passando al 4-2-3-1) porterebbe all'esclusione di uno fra Romelu Lukaku e Lautaro Martinez. Per questo è complicato cambiare modulo se non a partita in corso.

Bergomi ha poi aggiunto: "Onestamente dal Tottenham avrei preso Son o Kane, non Eriksen.

Son se viene all'Inter fa bene". Il commentatore televisivo a Sky Sport ha portato l'esempio di Bergkamp, arrivato negli anni '90 all'Inter senza però incidere nonostante avesse tanto talento. Più o meno la stessa situazione che sta vivendo Eriksen, anche se Bergomi ha aggiunto che "spera che il danese lo smentisca e che si affermi in nerazzurro". In merito alle prestazioni notevoli di Lukaku, ha invece dichiarato che se lo aspettava. Secondo Bergomi infatti la Serie A valorizza molto le punte con fisicità, basti guardare alla grande stagione di Zlatan Ibrahimovic.