A fine anni '80 uno degli attaccanti più interessanti del calcio italiano è stato Lamberto Piovanelli. Fiorentino di nascita, si afferma nel Pisa e grazie ai suoi gol porta la squadra toscana per ben due anni (nel 1987 e nel 1990) in Serie A. Prestazioni convincenti che attirano l'interesse della Juventus, che lo acquista nel 1991. Voluto dal presidente Montezemolo, Piovanelli nell'estate deve fare i conti con il ritorno in bianconero di Boniperti. Inoltre, Maifredi (guida tecnica della Juventus nel 1990-1991) viene esonerato e sostituito da Trapattoni.

Successivamente si aggiunge un infortunio che compromette l'adattamento in bianconero di Piovanelli. Per tutte queste ragioni la punta toscana non riesce neanche a raccogliere un minuto con la Juventus. L'estate 1992 viene ceduto all'Atalanta e così si conclude una parentesi evidentemente negativa in bianconero. Proprio Piovanelli a Tuttomercatoweb.com ha raccontato, fra le altre cose, i motivi per cui non riuscì ad essere considerato a Torino: "La Juventus è una squadra antipatica, non ho mai giocato perché stavo sulle scatole a Boniperti".

Boniperti voleva Ravanelli

Nell'intervista a Tuttomercatoweb.com, Piovanelli ha poi aggiunto: "Boniperti voleva a tutti i costi Fabrizio Ravanelli, all'epoca alla Reggiana e cominciò a farmi la guerra da subito".

L'ex punta della Juve ha poi aggiunto che in quei mesi di permanenza in bianconero stava recuperando dall'infortunio ma Boniperti lo incentivava affinché lasciasse Torino. Inizialmente Trapattoni voleva una sua permanenza ma poi anche lui si adeguò alla linea portata avanti da Boniperti. Queste sono sate le parole di Piovanelli sulla sua esperienza bianconera.

Dopo l'esperienza a Torino, l'ex giocatore si è trasferito all'Atalanta per poi andare a giocare all'Hellas Verona. Giocò anche con il Perugia nel 1993-1994 ma la sua carriera la concluse nel 1995 a Verona.

La nuova vita di Piovanelli

Lamberto Piovanelli ha raccontato a tuttomercatoweb.com che l'esperienza negativa alla Juventus lo ha segnato e dopo aver appeso gli scarpini al chiodo non è rimasto nel calcio professionistico.

Piovanelli ha poi dichiarato di aver chiuso con il calcio e di non essere più andato allo stadio a vedere la partite: "Seguo sicuramente la Serie A e il Pisa ma ormai sono solo un tifoso da divano". In conclusione, Piovanelli ha aperto una panetteria in pieno lockdown a Pisa, città che gli ha dato tanto da calciatore.