Non resta che lo scudetto. Fuori dall'Europa a dicembre, all'Inter e ad Antonio Conte rimane un solo obiettivo per salvare la stagione: interrompere il dominio della Juventus in Serie A, riportando lo scudetto nella Milano nerazzurra. Non c'è altra strada per raddrizzare una annata finora negativa, con il tecnico già sulla graticola. D'altronde, in pochi potevano immaginare un'Inter a dicembre già fuori da tutte le coppe europee. Un flop che fa rumore, anche perché la frattura tra l'ambiente e Conte sembra allargarsi sempre di più. E senza gli incassi delle competizioni europee, come riportato da varie testate sportive di caratura nazionale, la dirigenza nerazzurra nel Calciomercato di gennaio dovrebbe pensare esclusivamente a vendere.
A gennaio il mercato dovrebbe essere soltanto in uscita
In casa Suning si registra un clima negativo per quanto successo in Europa, con una sola vittoria ottenuta in sei gare e l’ultimo posto in un girone considerato forse non semplice, ma comunque di certo superabile avendo di fronte il peggior Real Madrid degli ultimi anni, lo Shakhtar (sconfitto 5-0 nella semifinale di Europa League nell’agosto scorso) e il Borussia Monchengladbach. Dopo aver investito nelle ultime due stagioni quasi 300 milioni e aver consegnato a Antonio Conte un assegno da 12 milioni l’anno, la famiglia Zhang si aspettava qualcosa di più.
L'uscita dalla Champions di fatto azzera le possibilità di fare acquisti a gennaio.
Anzi, adesso la rosa andrà sfoltita perché i giocatori per due sole competizioni sono troppi. Significa che a gennaio si dovranno fare diverse cessioni. Qualcuno era già in partenza, come Matias Vecino, Radja Nainggolan e ovviamente Christian Eriksen, ridotto spesso a giocare solo gli ultimi frammenti di gara. A questo punto, c’è da credere che non ci si fermerà qui.
Tra i partenti ci potrebbe essere anche Andrea Pinamonti, che il tecnico non ritiene ancora pronto.
Inoltre, non ci dovrebbe essere più il veto sui prestiti. A patto che comportino una riduzione del monte ingaggi, aspetto divenuto ancora più fondamentale adesso che sono venuti a mancare una parte dei ricavi legati alle competizioni europee, dovrebbe infatti essere autorizzate pure le cessioni a titolo temporaneo.
Senza Champions il bilancio si aggrava
Quasi 300 milioni di euro è la cifra investita dall’Inter nelle ultime due stagioni per rinforzare la squadra a disposizione di Antonio Conte. Netta differenza tra la campagna acquisti 2019/2020, costata circa 190 milioni: i due investimenti principali sono stati quello estivo per Romelu Lukaku e quello invernale per Christian Eriksen. Più contenuto l’esborso nell’ultimo calciomercato: 100 milioni totali, tra i quali brillano i 43 investiti per Achraf Hakimi. Con l'esclusione dalla Champions League e Europa League, l'Inter ha perso l'occasione per aumentare le entrate del bilancio, chiuso lo scorso giugno con un saldo negativo di circa cento milioni.
Insomma, non rimanere nemmeno in Europa League non sarà certamente d’aiuto per le casse nerazzurre.
All'Inter rimane ora la corsa scudetto per cambiare radicalmente il giudizio della stagione: vincere per tornare ad alzare un trofeo, interrompere il dominio della Juventus ed evitare che la seconda annata dell’era Conte in nerazzurro si concluda con un flop totale.