La Juventus apre con una vittoria per 3-0 contro lo Spezia il venticinquesimo turno di Serie A.

Mister Pirlo ritrovava Morata e Cuadrado, anche se in panchina, inoltre aveva nuovamente a disposizione Danilo dopo la squalifica.

Si tratta di una vittoria importante per i bianconeri, sia per la classifica, ma soprattutto per il morale, all'indomani di una delicatissima settimana per la squadra di Pirlo, che adesso dovrà affrontare prima la Lazio (sabato 6 marzo) e poi il Porto per il ritorno degli ottavi di Champions League (martedì 9 marzo).

Inizio difficile

Che non fosse una partita facile per la Juve lo si intuisce già poco prima del fischio d'inizio della gara, quando De Ligt è costretto a interrompere il riscaldamento per un problema: al suo posto, parte titolare il giovane Frabotta, che va a posizionarsi sulla fascia sinistra, facendo così scalare Alex Sandro al centro accanto a Demiral.

Nel primo tempo sono emerse le difficoltà che attanagliano la squadra di Pirlo (soprattutto da quando mancano in campo contemporaneamente giocatori come Bonucci, Cuadrado e Arthur): cioè una manovra lenta, difficoltà nell'innescare le punte in situazioni pericolose, poca padronanza della partita ed errori tecnici, soprattutto in fase d'impostazione.

La squadra di Italiano, invece, gioca con coraggio e spensieratezza, soffrendo il giusto e provando quando possibile a impensierire la retroguardia dei padroni di casa. Solo verso la fine del primo tempo la squadra di Italiano allenta la tensione, complicandosi la vita da sola con qualche errore di troppo, che però la Juventus non riesce comunque a capitalizzare.

Unica occasione degna di nota è il palo di Cristiano Ronaldo, con un destro a giro a Provedel battuto.

Cambi decisivi

Dopo una buona occasione non sfruttata dalla Juventus, propiziata dal solito tenace McKennie, che anticipa Provedel su un retropassaggio sbagliato di Vignali senza trovare compagni pronti a ribadire in rete l'assist del texano a porta vuota, Pirlo al 60° si gioca un doppio cambio che si rivelerà decisivo per l'esito della partita: fuori lo stesso McKennie e Frabotta, dentro Morata e Bernardeschi.

Con uno schieramento ora ultra offensivo, la Juve riesce finalmente a sbloccare la gara e sono proprio i nuovi entrati a propiziare la rete dell'1-0, con Bernardeschi che scappa via bene sulla sinistra e offre un invitante assist all'attaccante spagnolo che, da vero rapace d'area di rigore, attacca il primo palo e insacca il suo quinto gol in campionato, il primo in casa. La rete viene inizialmente annullata per un presunto fuorigioco di Bernardeschi, ma dopo qualche minuto di verifica, il Var conferma la rete

Partita in discesa

Al 70° è ancora Bernardeschi protagonista sulla sinistra: offre un assist d'esterno a Chiesa che prima si fa parare la conclusione da Provedel, poi è caparbio a ribadire in porta da terra la respinta del portiere, trovando così il gol del raddoppio per i padroni di casa.

Col vantaggio più rassicurante, Pirlo riequilibra la squadra, inserendo Ramsey al posto proprio di Chiesa e spostando Kulusevski esterno destro, mentre Italiano prova a dare un po' di freschezza e pericolosità alla squadra con gli ingressi di Galabinov, Verde e Acampora, ma senza riuscire ad incidere con pericolosità. Anzi, si espone alle ripartenze della Juventus, che dopo diverse occasioni non sfruttate, trova il gol del 3-0 con Cristiano Ronaldo, che insacca con un destro preciso dopo l'assist di Bentancur, il quale aveva dato inizio all'azione con un recupero a metà campo.

Finale frizzante

Nonostante il pesante passivo, la squadra di Italiano non molla e, nei minuti finali, riesce ad assediare l'area juventina e a pochi secondi dal triplice fischio, Demiral interviene ruvidamente su Gyasi: per l'arbitro Sacchi, richiamato all'on field review è calcio di rigore. Dal dischetto, però, Galabinov fallisce l'occasione, facendosi respingere la conclusione da Szczesny, che riesce così a mantenere la porta inviolata. Sulla parata del polacco si conclude la partita.