La Roma si è qualificata per le semifinali di Europa League. Senza dubbio è la squadra italiana che si è comportata meglio nelle coppe europee in questa stagione. Nonostante le varie difficoltà, Paulo Fonseca è riuscito a portare i giallorossi tra le prime quattro di una competizione che non è la Champions League, ma è comunque molto difficile e competitiva. Le dichiarazioni al termine del ritorno dei quarti di finale con l'Ajax fanno pensare che il suo destino sia già segnato. Sembra che Fonseca e la Roma si separeranno a fine stagione.

Il futuro di Fonseca

Allo Stadio Olimpico la Roma ha pareggiato 1-1 contro l'Ajax e così, dopo la vittoria di Amsterdam per 2-1 all'andata, è passata alle semifinali di Europa League. Nell'intervista post-partita Paulo Fonseca ha espresso tutta la sua soddisfazione per aver superato una squadra forte come quella olandese, facendo una buona gara difensiva. Ma secondo lui il risultato non modificherà il suo futuro: "Questa semifinale non cambia nulla nel mio rapporto con la Roma, non so se sarò l'allenatore anche l'anno prossimo". Sembra una scelta già fatta.

Le voci di un cambio di tecnico ci sono da parecchio tempo.

La società giallorossa sarebbe già in contatto con Maurizio Sarri che, esonerato dalla Juventus a scudetto vinto, è pronto a tornare in panchina dopo un anno di pausa. Pare essere lui il prescelto per la nuova Roma di Dan Friedkin. Il futuro di Fonseca è sempre più lontano dalla capitale. L'Europa League fin qui ottima non è abbastanza per la proprietà americana, dato che la Roma è settima in Serie A con 54 punti a otto gare dalla fine, a -7 dal quarto posto valido per la Champions League.

Vincendo l'Europa League la Roma otterrebbe di diritto l'ingresso alla prossima edizione della coppa dalle grandi orecchie. Ma la strada non è facile. Nella fase a eliminazione diretta i giallorossi avevano già superato avversari difficili come Braga e Shakhtar Donetsk, due squadre allenate in passato proprio da Fonseca. Il sorteggio dei quarti è stato quello più complicato, ma la Roma ha battuto anche l'Ajax, capace di disputare una semifinale di Champions League due anni fa.

Ora arriva la sfida contro una big del calcio europeo, il Manchester United.

La scelta della Roma

A Roma non succede spesso di vincere un trofeo e mai è stata conquistata una coppa europea importante. Il terzo e ultimo scudetto festeggerà il suo 20° anniversario il prossimo 17 giugno e l'ultima competizione portata a casa è la Coppa Italia 2007-2008. Un'eventuale vittoria dell'Europa League potrebbe non bastare a Paulo Fonseca per sedersi sulla panchina giallorossa anche nella prossima stagione. Alla Roma gli allenatori fanno fatica a rimanere per più di due anni. Prima del portoghese c'era Eusebio Di Francesco che aveva portato nella stagione 2017-2018 il club in semifinale di Champions League, ultima italiana a riuscirci, salvo poi essere esonerato qualche mese dopo per fare posto a Claudio Ranieri.

Arrivato alla Roma nell'estate 2019, dopo i tre scudetti vinti allo Shakhtar Donetsk, Fonseca dovrebbe terminare la sua avventura in giallorosso dopo 24 mesi. Anche se arriverà alla finale del prossimo 27 maggio contro Arsenal o Villarreal e alzerà al cielo un trofeo così prestigioso. La scelta della Roma pare essere ormai Sarri. Così come sembra abbia anche scelto di continuare con Edin Dzeko, non più in sintonia con Fonseca da quando gli è stata tolta la fascia da capitano. L'attaccante si è espresso di nuovo sull'argomento proprio nel post-partita: "Non torno mai indietro, la cosa più importante è la Roma. Non la fascia, non Edin Dzeko, né nessun altro". La Roma ha scelto Dzeko. Con buona pace di Fonseca.