Il Lecce vede sfumare il sogno promozione dopo aver pareggiato nella semifinale play-off di ritorno di Serie B al Via del Mare del 20 maggio contro il Venezia. L'1-1 condanna i giallorossi a un altro anno di cadetteria, vista la sconfitta in laguna per 1-0 nel match di andata.

Gli uomini di Zanetti volano in finale dove affronteranno il Cittadella. Per i salentini rimane il rammarico di una gara giocata con impegno e cuore, senza però riuscire a vincere. Nel finale di gara il capitano leccese, Marco Mancosu, spara alto un rigore che avrebbe cambiato la storia della partita e dei suoi.

Nel finale espulso Pablo Rodriguez proprio al triplice fischio.

La partita

Nella prima frazione di gioco i padroni di casa dimostrano grande aggressività, costringendo i lagunari nella propria metà campo. Il Lecce macina gioco ma pecca di incisività, Pettinari si sbatte in cerca di occasioni, solo che gli ospiti creano densità nella zona centrale che blocca le vie centrali, rendendo quasi impossibili le verticalizzazioni sulle punte. Un Coda poco ispirato e continuamente tampinato dai difensori veneziani porta la manovra dei leccesi a svilupparsi sulle fasce dove Gallo e Maggio cercano dei traversoni per impensierire la retroguardia veneta. Il primo tempo è tutto di marca salentina con il Venezia che non riesce a ripartire.

Al minuto 45', però, al primo affondo ospite, ecco la doccia fredda per la squadra di Corini: sugli sviluppi di un calcio d'angolo la palla viene respinta dai difensori salentini, Ceccaroni raccoglie e serve sull'esterno Taugourdeau. Il centrocampista francese serve nuovamente il compagno che spara verso la porta di Gabriel, ma la palla viene respinta da Lucioni verso il centro dell'area, dove i primi ad arrivare sono Maggio e Svoboda.

A velocità normale sembra essere un tackle regolare quello del terzino ex Benevento, ma non per il Var che richiama Irrati. Dopo aver valutato l'entità dell'intervento, il fischietto di Firenze decreta il calcio di rigore per i lagunari. Sul dischetto si presenta Aramu. Dal dischetto il numero 10 non sbaglia e porta in vantaggio i suoi: è 1-0 per il Venezia.

La reazione del Lecce è rabbiosa e sullo scadere del recupero Coda, servito al limite dell' area da Nikolov, fa partire una rasoiata sul primo palo che costringe Mäenpää al miracolo. Si va al riposo sullo 0-1.

Secondo tempo

Nel secondo tempo il Lecce si spinge all'attacco in cerca del pareggio senza però trovare la quadra. Corini, dopo aver inserito Mancosu, decide di buttare nella mischia anche Calderoni e Tachtsidis. L'ingresso del centrocampista greco dà ordine ed equilibrio alla manovra salentina. Al 65' il Lecce riprende il match: calcio d'angolo battuto da Henderson, e respinto da Mäenpää, il pallone arriva a Coda sull'out di destra che si coordina e fa partire un cross che pesca Dermaku all'altezza degli undici metri.

Il colpo di testa dell'albanese classe 92' viene smanacciato dall'estremo difensore veneto, ma sulla ribattuta Lucioni mette in mezzo e Pettinari realizza la rete che fa sperare i giallorossi: è 1-1

I padroni di casa, galvanizzati dal pareggio, continuano ad attaccare, creando mischie in area di rigore che preoccupano non poco la difesa veneziana. Proprio su una di queste al 79' la formazione leccese trova un calcio di rigore che avrebbe potuto cambiare la storia della partita: Pettinari difende palla per l’accorrente Maggio che calcia, trovando il braccio di Maleh. Per Irrati non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Dagli undici metri però Mancosu manda alto. All'85 entrano Rodriguez e Paganini, proprio l'ex ciociaro all'ultimo respiro ha un'occasione d'oro per portare la sua squadra in finale: dopo il traversone di Rodriguez, il numero 7, si inserisce ma il suo colpo di testa è debole e finisce tra le braccia del portiere.

Finisce 1-1, risultato che premia gli uomini di Zanetti, il Lecce rimane in Serie B, mentre i lagunari vanno in finale con in palio la Serie A.