Carlos Tevez ha annunciato ufficialmente il suo ritiro dal calcio giocato all'età di 38 anni.

L'Apache, soprannome dovuto al suo quartiere di provenienza a Buenos Aires, ha annunciato la sua decisione all'emittente argentina America Tv: "Questo ultimo anno è stato difficile, perchè mio padre Segundo è morto". Riferendosi alla società del Boca Juniors: "Domani ho bisogno che il club faccia una conferenza stampa, non ho più giocato e la mia famiglia ha capito che non avrei ripreso a farlo."

Carlos Tevez non scendeva in campo da un anno, l'ultima volta è stata il 31 maggio 2021.

Non sembra essere stata una scelta sofferta per l'attaccante argentino, ha dichiarato: "Adesso mi sto godendo la vita, la mia famiglia, i miei affari, ho avuto tante offerte ma ci sono stati cambiamenti molto importanti per la mia famiglia. Da giocatore ho dato tutto quello che avevo. Sono più che sereno."

Il suo obbiettivo ora è diventare passare in panchina: "Diventerò un allenatore sto lavorando con Carlos Retegui e sono molto carico. Penso di poter dare ai ragazzi strumenti utili per crescere dentro e fuori dal campo, deve essere qualcosa di completo. Spero di poter mettere in pratica un po' di di tutto ciò che ho imparato da giocatore".

La carriera di Carlitos Tevez

L'Apache è stato importantissimo per ogni squadra in cui ha giocato.

Cresce nel Boca Juniors, dove esordisce da professionista e convince subito la società, coltivando un buonissimo rapporto con l'allenatore Carlos Bianchi. Nel 2005, date le sue ottime prestazioni, incanta il Corinthians, e si trasferisce per 15 milioni alla compagine brasiliana, dove è rimasto per 1 anno e mezzo.

Nell'agosto 2006 è pronto per il salto di qualità, approda al West Ham insieme al compagno di squadra Mascherano, sempre per 15 milioni.

In 29 partite mise a segno 7 gol e 5 assist, ma bastano per attirare l'attenzione di club ancora più importanti, come il Manchester United, che lo prende in prestito per due anni, dal 2007 al 2009.

Nei Red Devils vince e si conferma, trionfando anche in Europa. Sicuramente è stato uno dei periodi migliori della sua carriera, ha spaventato tutte le difese inglesi insieme a Cristiano Ronaldo e Wayne Rooney, mettendo a segno 34 gol e 14 assist.

I rapporti tra l'Apache e lo United si sono divisi, dopo che Sir Alex Ferguson lo ha tenuto in panchina nella finale di Champions League 2008/09, persa contro il Barcellona.

Il suo trasferimento più importante e che ha lasciato più scalpore è stato sicuramente quello al Manchester City, pochi giocatori hanno infatti giocato consecutivamente in entrambe le compagini di Manchester, e il suo trasferimento è stato visto come "tradimento" da parte dei tifosi dei Red Devils. Carlitos, con tutti i suoi gol e assist ha portato gli Sky Blues allo storico terzo titolo di Premier League con Mancini in panchina.

Successivamente c'è la stata la parentesi alla Juventus, dal 2013 al 2015, dove ha avuto un grandissimo impatto e ha portato i bianconeri alla vittoria di due scudetti e alla finale di Champions League 2014/15 persa per 3-1 con il Barcellona.

Dal 2015 è tornato in patria, al Boca Juniors, dove è stato un leader e una figura importante anche per i giovani prospetti argentini.

Nel gennaio 2017 è approdato allo Shangai Shenhua, con un contratto molto alto, è rimasto in Cina solo un anno e ha fatto ritorno al Boca nel Gennaio 2018, dove è rimasto 3 anni fino alla scadenza del suo contratto il 30 giugno 2021. Un anno dopo, cioè oggi, ha deciso ufficialmente di ritirarsi dal calcio giocato.