Nella puntata di lunedì 17 aprile di Report è stata preannunciato che verranno mostrati documenti inediti su Calciopoli. Intanto sul profilo Twitter del programma tv di Rai 3 condotto da Sigfrido Ranucci è stato pubblicato un post in cui si vede un video contenente una intercettazione telefonica, successiva alla sfida Juventus-Inter del 2005 (finita 0-1), tra l'arbitro Massimo De Santis e l'allora designatore arbitrale Paolo Bergamo. In esso si sentono le parole; "L'importante è che sia andata bene, altrimenti sai che casino sarebbe successo?".
L'intercettazione telefonica è stata estratta dalla chiavetta consegnata ad Andrea Agnelli da Luciano Moggi e contenente oltre 170.000 conversazioni ancora da esaminare.
Luciano Moggi ha dato a #Report una pennetta con le 170mila intercettazioni di #Calciopoli. Tra queste un dialogo tra l’ex designatore degli arbitri Paolo Bergamo e l’arbitro Massimo De Santis dopo la partita Juve-Inter dell'aprile 2005. #Report torna lunedì alle 21.20 su #Rai3👇 pic.twitter.com/Ill3PxbmDJ
— Report (@reportrai3) April 15, 2023
L'intercettazione diffusa da Report
L'intercettazione dell'arbitro Massimo De Santis e l'ex designatore Paolo Bergamo risale al 20 aprile 2005, a poche ore dalla conclusione della partita di campionato tra Juventus e Inter, finita 0-1 per i nerazzurri con rete di Julio Ricardo Cruz.
Nell'intercettazione, pubblicata sul profilo Twitter di Report si può sentire l'arbitro Massimo De Santis affermare: "Comunque Paolo, l'importante è che questa sia andata bene, altrimenti sai che casino che sarebbe potuto succedere?", al quale è stato risposto da Paolo Mazzoleni: "Eh Massimo, esci con quello, con il campionato non d'oro, ma tipo eh".
Paolo Bergamo avrebbe giustificato la sua affermazione sostenendo: "Massimo mi ha chiamato e mi ha detto che siamo stati fortunati che è andato tutto bene, ma è proprio come è andato, quindi accuse non ce ne possono davvero fare alcuna, perché era così".
Calciopoli, cosa è accaduto in breve
Calciopoli è il termine utilizzato per indicare lo scandalo che ha investito il mondo del calcio italiano nel 2006, coinvolgendo dirigenti, società professionistiche ed anche organi calcistici italiani come AIA e la FIGC, insieme ad alcuni arbitri e assistenti di gara.
Al termine della vicenda la Juventus venne sanzionata con la retrocessione dalla Serie A alla Serie B. Alla Vecchia Signora furono anche tolti 9 punti nella stagione successiva (2006-2007) in Serie B e furono revocati i titoli di campione d'Italia che aveva conquistato sul campo nelle stagioni 2004-2005 e 2005-2006 (quest'ultimo venne poi assegnato a tavolino all'Inter).
Penalizzazioni di varie entità furono inflitte anche alla Fiorentina, al Milan, alla Lazio, alla Reggina e all'Arezzo, da scontare in parte nel campionato di Serie A 2005-2006 e in parte in quello successivo.