"I paletti del FFP? In Inghilterra c'è chi ha 115 procedure d'infrazione e non succede nulla": ad esprimersi in questi termini il noto radiocronista Francesco Repice durante il programma Maracanà su TMW Radio, un intervento il suo arrivato a proposito della finale di Europa League tra Roma e Siviglia.

Repice ha avviato il proprio ragionamento parlando di fatti dell'aggressione verbale subita dall'arbitro dell'incontro a fine match, condannando l'episodio in toto e passando poi a toccare l'argomento Fair Play Finanziario.

Repice su Siviglia vs Roma e Fair Play Finanziario

"L'aggressione all'arbitro va condannata sempre e comunque, a prescindere dai torti. La rabbia si sfoga con l'indifferenza. Per quanto riguarda la partita ha lasciato la sensazione che non ci possa essere un condottiero migliore di Mourinho. Un altro sarebbe finito nella parte destra della colonna del campionato e non sarebbe arrivato lì in Europa. La Roma non ha bisogno di un allenatore, ma di un condottiero. E' sempre stato così, con Liedholm, con Capello. E se fossi in Friedkin gli darei direttamente le chiavi di Trigoria. Dice che è stufo di fare tutto, ma per me deve fare tutto questo, la Roma è sua" ha così dichiarato Repice, che a proposito di competizioni europee ha poi parlato di Juventus e delle regole del FFP.

"La Juventus è stata crocifissa e probabilmente non parteciperà alle coppe, dobbiamo ricordare che ci sono club come il Manchester City che hanno 115 procedure d'infrazione e non esce nulla" ha così sentenziato Repice, come al solito molto schietto e diretto nelle sue dichiarazioni.

Le possibili sanzioni Uefa alla Juventus

I temi costituiti dalla finale dell'Europa League tra Roma e Siviglia a Budapest e la situazione Juventus si sarebbero in realtà intrecciati dato che a margine del match, stando ad alcuni spifferi di corridoio, si sarebbe verificato un incontro tra Gabriele Gravina, presidente della FIGC, e Aleksander Čeferin, presidente dell'UEFA.

Tra i vari argomenti di conversazione sarebbe inevitabilmente emersa anche la situazione Juventus. Il presidente dell'UEFA avrebbe lasciato intendere di non essere particolarmente soddisfatto dell'esito dei processi sportivi italiani, sostenendo che per il club bianconero non sarebbe arrivata una pena adeguata.

A Nyon avrebbero preferito che fosse stata la FIGC a escludere la Juventus dalle competizioni europee, infliggendo una penalizzazione in punti più severa rispetto al -10 che è stato ufficialmente stabilito in classifica.