Si è complicato nelle ultime ore il possibile trasferimento di Lazar Samardzic all'Inter. L'affare - che sembrava ormai fatto per il giocatore dell'Udinese - infatti ha subìto un inaspettato stop, dettato non dalla squadra friulana, bensì dallo staff dello stesso giocatore. Ieri pomeriggio infatti in viale della Liberazione è avvenuto un incontro tra la dirigenza nerazzurra e lo staff del giocatore ma, a sorpresa, non è stata la (ex) procuratrice Rafaela Pimenta a presentarsi, bensì il papà di Lazar assieme ad altri nuovi procuratori alcuni collaboratori.

All'incontro si sono presentati i nuovi procuratori del giocatore

Era stata proprio la procuratrice Pimenta a mediare nell'accordo tra le due squadre in questione riuscendo poi a stipulare il definitivo accordo; sembrerebbe però, che la procuratrice sia stata esautorata dalla famiglia Samardzic.

Non è la prima volta che il padre di Lazar si inserisce nelle trattative di Calciomercato circa il futuro del figlio. Infatti, quando l'allora diciottenne Samardzic militava nell'Hertha Berlino, era stato proprio il padre a "mandarlo via di casa" per indirizzarlo al Lipsia, anche in quel caso il motivo era lo stesso: la commissione.

Nella riunione di ieri - oltre al padre - anche i suoi tre collaboratori serbo-tedeschi hanno subito chiarito che sarebbero stati loro a rappresentare il calciatore e di conseguenza gli accordi sul contratto stipulati precedentemente non erano più validi del tutto, in quanto stabiliti con un altro gruppo di lavoro.

L'intenzione dell'Inter

Nonostante questo arresto e la possibilità di veder sfumare il gioiello dell'Udinese, la squadra nerazzurra non intende cedere alle richieste del padre di Lazar, venute fuori oltretutto all'ultimo minuto e a visite mediche già svolte. Una decisione dettata non solo dalle richieste economiche aggiuntive, ancora non chiaramente dichiarate, ma soprattutto perchè l'accordo era già stato precedentemente trovato e concordato con la volontà del giocatore stesso.

L'Inter non ha dunque alcuna intenzione di smuoversi dalle sue condizioni precedentemente accordate: contratto valido fino a giugno 2028, circa 1,5 milioni milioni di euro netti a stagione offerti al giocatore e adesso sembra aver dato un ultimatum a Samardzic e al suo nuovo entourage per decidere entro 24-48 ore.

All'Udinese per il prestito oneroso andrebbero 4 milioni coperto dalla valutazione di Giovanni Fabbian e obbligo di riscatto per 16 milioni di euro più due di bonus.

Il possibile inserimento del West Ham

Nel frattempo il West Ham - che aveva già tentato di portare in Inghilterra il centrocampista - starebbe provando un ultimo tentativo per convincere il giocatore approfittando dell'empasse.

La squadra inglese non avrebbe problemi a pagare il cartellino del giocatore all'Udinese e le dovute commissioni al padre di Lazar Samardzic, anche se il calciatore avrebbe ancora come priorità ancora la squadra nerazzurra.