Il brasile, una delle nazioni calcistiche più celebrate al mondo, sta per vivere una svolta epocale nel suo stile di gioco sotto la guida di Fernando Diniz, l'allenatore ad interim della nazionale, in attesa di Carlo Ancelotti. Mentre il calcio brasiliano è noto per la sua creatività, tecnica e bellezza, negli ultimi anni ha subito una trasformazione verso un approccio più pragmatico e strutturato. Tuttavia, Diniz è l'antitesi di questa tendenza, e la sua filosofia del gioco rappresenta un ritorno alle radici dell'arte calcistica brasiliana.

Diniz sfida Guardiola

Il Brasile ha una storia ricca di successi nel calcio, con cinque Coppe del Mondo vinte, ma l'ultima vittoria risale al 2002. Negli anni recenti, i brasiliani hanno vissuto la frustrazione di uscire presto dai tornei mondiali, nonostante il loro talento. Molti attribuiscono questo declino a un'evoluzione verso uno stile di gioco più strutturato, meno libero e creativo. Questo cambiamento è iniziato negli anni '80, quando giocatori come Zico e Socrates rappresentavano l'apice del calcio spettacolo, padre del calcio bailado verdeoro. Tuttavia, questa bellezza calcistica è stata sacrificata per un approccio più calcolato e difensivo, più europeista direbbe qualcuno, che ha portato a due vittorie nella Coppa del Mondo nel 1994 e nel 2002 ma ha lasciato molti appassionati delusi.

Fernando Diniz è emerso come un'icona di un nuovo movimento nel calcio brasiliano che punta a riportare la creatività e la spettacolarità nel gioco. L'approccio di Diniz, nonostante abbia in comune la ricerca dello spettacolo e la tendenza offensiva, è in netto contrasto con quello di Pep Guardiola, l'acclamato allenatore spagnolo noto per il suo stile di gioco basato sul controllo assoluto e il gioco di posizione.

Il "Dinizismo"

Diniz cerca il caos controllato. Il "Dinizismo", è basaoa sulla spontaneità, sull'imprevedibilità e sulle connessioni tra i giocatori. Le squadre di Diniz non si attengono rigidamente a formazioni specifiche. La loro struttura è fluida e in continua evoluzione, con i giocatori che si muovono liberamente per sfruttare le opportunità in tempo reale.

Questo approccio è spesso definito come "relazionismo", in quanto si concentra sulle relazioni dinamiche tra i giocatori piuttosto che su schemi fissi.

Diniz crede che il calcio debba tornare alle sue radici, dove la bellezza del gioco era nel suo spirito libero e nell'arte dell'improvvisazione. Il suo mantra, "Chi non rischia nulla, rischia di più", riflette la sua volontà di abbracciare il rischio e l'incertezza come parte integrante del calcio.

Una delle caratteristiche distintive del Dinizismo è l'uso intensivo degli scambi e dell'iperdinamismo. I giocatori sono incoraggiati a cercare passaggi rapidi e imprevedibili per confondere le difese avversarie. Questo stile di gioco può essere spettacolare quando funziona, ma è anche vulnerabile agli avversari che sfruttano i vuoti lasciati dalle movimentazioni aggressive.

Neymar elogia Diniz

Il Brasile è attualmente in fase di transizione verso questo nuovo approccio sotto la guida di Diniz. Mentre alcuni giocatori, tra cui Neymar, recentemente passato all'Al Hilal, hanno elogiato la sua filosofia e il suo stile, altri sono più scettici riguardo al cambiamento radicale. Tuttavia, l'entusiasmo e la speranza per un ritorno alla bellezza del calcio brasiliano sono palpabili.

La Seleção ha già iniziato a sperimentare il Dinizismo in partite di qualificazione ai Mondiali, e i risultati sono altalenanti. Il vero test arriverà ai prossimi tornei internazionali, dove il Brasile cercherà di dimostrare che può vincere con un calcio bello e spettacolare, oltre che con un gioco più strutturato.