Nicola Zalewski è il quarto calciatore che scommetteva: ad annunciarlo è stato Fabrizio Corona che afferma di essere in possesso di una lista di circa 10 calciatori coinvolti nello scandalo scommesse su siti illegali.

Il nome di Zalewski si è aggiunto a quelli dello juventino Nicolò Fagioli, di Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali: l'accusa per tutti e 4 è quella di avere piazzato delle scommesse su piattaforme illegali. Nella giornata di ieri sia Zaniolo che Tonali sono stati raggiunti da un avviso di garanzia: all'ex giallorosso viene in particolare contestato il reato di esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa.

Ai due calciatori, che nel frattempo hanno abbandonato il ritiro dell’Italia, sono stati sequestrati cellulari e altri apparecchi elettronici nel tentativo di tracciare eventuali scommesse e seguire i flussi. L’inchiesta di Torino potrebbe ulteriormente allargarsi ad una decina di calciatori professionisti che sarebbero coinvolti nelle attività illecite.

Le rivelazioni di Corona sul caso scommesse: il coinvolgimento di Zalewski e della madre di Zaniolo

Oltre a fare il nome di Zalewski come quarto giocatore coinvolto nel giro di puntate illecite, Fabrizio Corona, sul suo sito Dillinger News, ha rilasciato nuove indiscrezioni, provenienti sempre dalla stessa fonte che sta raccontando tutti i retroscena della vicenda.

Secondo questa fonte anche la madre di Zaniolo, Francesca Costa, avrebbe avuto un ruolo centrale nelle scommesse del figlio, che ora risulta indagato. Pare infatti che la signora gestisca gl’interessi economici del calciatore e che fosse a conoscenza di tutte le attività svolte dal figlio.

Poco o nulla si sa fino a questo momento della fonte da cui starebbe attingendo le informazioni Fabrizio Corona: pare sia vicino ad ambienti romani e ben inserito nel mondo del calcio, nulla di più.

Cosa rischiano Zalewski, Tonali, Zaniolo, Fagioli e gli altri giocatori coinvolti nel giro di scommesse

L'articolo 24 del Codice di giustizia sportiva è molto chiaro dato che vieta "ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa".

La sanzione massima prevista a carico dei calciatori prevede 3 anni di squalifica e 25mila euro di multa, tutto dipenderà dal materiale probatorio che la Procura di Torino, titolare dell'inchiesta, trasferirà alla Procura della FIGC.