Dopo un periodo di silenzio, emergono nuovi dettagli sulla strategia che Paul Pogba starebbe adottando per evitare il processo relativo alla positività al Dhea - un estrogeno molto simile al testosterone - riscontrata dopo Udinese vs Juventus della prima giornata di questo campionato.

Secondo le ultime indiscrezioni che arrivano dall'Inghilterra, l'obiettivo di Pogba e del suo team di avvocati sarebbe quello di negoziare un'intesa che possa limitare la squalifica ad un massimo di 18 mesi, andando così a produrre uno sconto rispetto ai 4 anni previsti dalla legge.

Il giocatore punta al patteggiamento, l'obiettivo è ottenere i 18 mesi

Se la squalifica massima prevista dalla normativa al momento parla di 48 mesi, in caso di patteggiamento la pena prevista viene ridotta di metà, dunque 24 mesi, ai quali Pogba e i suoi legali vorrebbero riuscire a far applicare un ulteriore sconto di 6 mesi frutto appunto di un accordo con il procuratore antidoping Pier Filippo Laviani.

L'obiettivo è dimostrare che l'uso del complemento alimentare responsabile della positività, avvenuto su consiglio di un medico statunitense di fiducia, non è stato intenzionale.

La strategia difensiva di Pogba è dimostrare la non intenzionalità nell'assunzione dell'integratore alimentare

La strategia legale di Pogba si concentrerebbe sulla dimostrazione dell'assenza di una reale intenzione di utilizzare sostanze proibite, dimostrando cooperazione con le autorità per giungere ad un'intesa soddisfacente per tutte le parti in causa.

E' in questo scenario che quota 18 mesi si configura come l'obiettivo migliore possibile da poter raggiungere, tanti si da una parte ma abbastanza 'pochi' dall'altra perchè il francese continui a cullare il sogno di tornare a giocare e dimostrare il proprio valore.

Intanto come sottolineato in una recente intervista dall'agente Rafaela Pimenta, la mezzala ex Manchester United sta lavorando per raggiungere una forma ottimale in attesa di conoscere la durata della squalifica.

Paul Pogba è ritornato alla Juventus nel calciomercato estivo 2022

Tornato nell'estate del 2022 in bianconero, Paul Pogba era rientrato a Torino con una lunga scia di aspettative ad accompagnarlo. I quasi 40 gol messi a segni negli anni di Premier League (39) del resto rappresentavano un ottimo bottino, poco contava che almeno 10-15 gare all'anno il centrocampista francese le avesse saltate per infortunio.

Troppo grande la sua classe per privarsi della possibilità di vederlo in campo anche solo per il 50-60% delle presenze stagionali: la storia però è andata diversamente.

Già nel ritiro estivo, Pogba si è rotto il menisco: dopo vari tentennamenti ed una terapia conversativa infruttuosa e pensata per evitare l'intervento, a fine anno il francese ha deciso finalmente di andare sotto i ferri. Sette mesi per un rientro in campo costellato però da numerosi infortuni muscolari che ne hanno ridotto il rendimento al lumicino: pochissime le tracce lasciate nella sua esperienza bis a Torino, l'assist per il gol (illusorio) dell'1-1 segnato da Federico Gatti in Europa League contro il Siviglia nella gara d'andata a Torino, la giocata che quest'anno ha smarcato Iling-Junior portandolo al cross del gol del pareggio di Vlahovic contro il Bologna e un gol bello ma annullato, segnato alla terza contro l'Empoli.

Poi la notizia della positività, la sospensione cautelativa, la riduzione dello stipendio al minimo salariale e adesso il possibile patteggiamento. Pogba attende, spera e si allena, in questo momento non può fare altro.