Riccardo Gambelli, scrittore, tifoso bianconero e piccolo azionista della Juventus, in un'intervista a Juventusnews24 ha dato le sue valutazioni sulla sconfitta patita dalla squadra bianconera contro l'Inter. Anche Massimiliano Allegri e il futuro del club al centro della sua analisi.

Gambelli: 'Contro l'Inter Juventus troppo timida'

"Io penso che la Juventus sia andata là timorosa e invece era una partita che doveva essere affrontata con uno spirito diverso. Non abbiamo mai cercato di creare gioco, abbiamo sempre subito. E nonostante tutto si poteva passare in vantaggio con Vlahovic, anche perché loro sono andati in gol in maniera fortunata.

Mi è dispiaciuto perché non mi aspettavo una partenza così. Dopo l’1-0 credevo in una reazione perché tanto perdere 1-0 o 2-0, 3-0 non cambiava niente".

Restando sempre sul canovaccio tattico del match di San Siro ha aggiunto: "Dovevamo cercare di recuperare la partita e invece siamo rientrati in campo con il solito spirito. Detto questo ha vinto la squadra più forte del campionato. Hanno un centrocampo di un altro livello rispetto al nostro e hanno vinto meritatamente ma con un po’ più di coraggio la partita poteva essere diversa e se Vlahovic butta dentro quel pallone. Poi io non faccio l’allenatore ma forse era la partita di Chiesa dall’inizio ma evidentemente sono pesate le condizioni fisiche".

Secondo Gambelli il punto debole della Juventus sta in mezzo al campo: "Il nostro centrocampo non è stellare fa fatica, c’è poco da fare. Lo vediamo soprattutto quando giochiamo contro un centrocampo come quello dell’Inter".

Positivo anche il pensiero del piccolo azionista bianconero sul percorso di quest'anno di Massimiliano Allegri - "Quest’anno io sono contento del lavoro che ha fatto perché non mi aspettavo che saremmo stati anche primi in classifica con squadre molto più forti che noi.

Lui ha compattato il gruppo e ha valorizzato i giovani anche se è stato costretto a utilizzarli" - e sul futuro fatto di giovani che sta costruendo il club: "Io stravedo per questi giovani, abbiamo messo le basi per il futuro. Se guardi i nostri giovani come Gatti, Cambiaso, Miretti, Yildiz, Iling Junior, Nicolussi Caviglia e quelli che abbiamo dato in prestito come Huijsen, Barrenechea, Soulè".

Non tutti i giovani resteranno a Torino

Non tutti i giovani di cui ha parlato Gambelli resteranno a Torino il prossimo anno. Diverse voci di mercato infatti danno come possibili le cessioni di Matias Soulè, che vale 30 milioni circa e il cui addio potrebbe finanziare l'acquisto di Teun Koopmeiners. Potrebbe partire anche Samuel Iling-Junior, che piace molto in Premier League, e Dean Huijsen, che sarebbe adesso conteso da bianconeri e Roma: la squadra di Daniele De Rossi sarebbe pronta a mettere sul tavolo 20 milioni di euro per portarlo nella capitale a titolo definitivo. Persino Andrea Cambiaso sarebbe entrato nelle grazie del Real Madrid, che lo starebbe seguendo da vicino in vista della prossima sessione estiva.

Tutto dipenderà dai profili sui cui si vorrà investire la prossima estate: è probabile che Cristiano Giuntoli e Allegri puntino ad avere un mix composto da giocatori di esperienza e altri più giovani. Da qui la possibilità che qualche calciatore vada effettivamente via anche solo per finanziare il mercato.