Questo 18 febbraio 2025 Roberto Baggio compie 58 anni. Si tratta di un’icona senza tempo del calcio italiano: per Gianni Agnelli era "Raffaello", mentre per il mondo intero era soprannominato "Il Divin Codino" per via della pettinatura che portava. La sua carriera, fatta di successi ma anche di infortuni, lo ha reso uno dei calciatori più amati della storia del calcio a livello mondiale. Emblema del 10 azzurro, fantasia al potere, sicuramente l'unico calciatore ad unire l'Italia intera, impresa quasi impossibile visto il campanilismo del tifo nel Paese.

La carriera e i successi di Roberto Baggio

Roberto Baggio, nato il 18 febbraio 1967 a Caldogno (provincia di Vicenza), è un ex calciatore professionista italiano.

Nel corso della sua carriera ventennale ha giocato per club come Lanerossi Vicenza, Fiorentina, Juventus, Milan, Bologna, Inter e Brescia, totalizzando 488 presenze e 218 gol nei campionati professionistici. Fra i suoi successi spiccano due scudetti, una Coppa UEFA e una Coppa Italia.

Con la nazionale italiana, ha collezionato 56 presenze e segnato 27 reti, partecipando a tre Coppe del Mondo e raggiungendo la finale nel 1994.

Nel 1993, Baggio ha vinto il Pallone d'Oro e il FIFA World Player of the Year.

Il rigore di USA ‘94 e il peso della sconfitta

Uno dei momenti più iconici ma dolorosi della carriera di Roberto Baggio è legato alla finale dei Mondiali del 1994. Dopo aver trascinato l’Italia fino all’ultimo atto della competizione con cinque reti, fallì l'ultimo rigore nella lotteria finale contro il Brasile.

Un momento che, nonostante la grande delusione, non ha mai oscurato la sua straordinaria carriera.

Una carriera al top nonostante i numerosi infortuni

Diversi infortuni al ginocchio hanno segnato il suo percorso calcistico sin dai primi anni di carriera, costringendolo a diversi interventi chirurgici.

Nonostante ciò, la sua determinazione lo ha sempre riportato in campo, mantenendo anche un alto livello di prestazioni, fino al suo ritiro, avvenuto nel 2004 con la maglia del Brescia.

Oltre il calcio: il buddhismo

Dopo il ritiro dal calcio giocato (avvenuto nel 2004) Roberto Baggio ha scelto una vita lontana dai riflettori, evitando - al contrario di molti suoi ex colleghi - di avere ruoli in società calcistiche e anche di prestarsi come opinionista. Ha invece preferito dedicarsi alla famiglia e alla sua passione per il buddhismo. È stato anche per un periodo in Tibet e in Cina, approfondendo il proprio percorso spirituale. Ha inoltre intrapreso diverse attività umanitarie e di solidarietà.