Nelle scorse ore il giornalista Giuseppe Pastore ha criticato ai microfoni di "Cronache di spogliatoio" l'allenatore della Juventus Thiago Motta. Intanto, quanto scritto su Tuttomercatoweb dal giornalista Fabrizio Biasin, il tecnico italo brasiliano non starebbe dando alla squadra bianconera certezze.

Pastore: 'Per Motta di intoccabile c'è solo una persona nelle sue squadre, se stesso'

Il giornalista Giuseppe Pastore ha analizzato ai microfoni della trasmissione Cronache di spogliatoio l'operato del tecnico della Juventus: "Thiago Motta esaspera volontariamente, lo faceva anche a Bologna mandando in panchina Calafiori o Zirkzee l'anno scorso.

Esaspera e quindi troviamo calciatori che giocano in 3-4 posizioni diverse, perché la sua visione del calcio è questa, è un po' ego riferita. Chi fa il mestiere dell'allenatore è presuntuoso di natura e chi lo fa da giovane lo è ancora di più. Perciò per Motta di intoccabile c'è solo una persona nelle sue squadre, se stesso, quindi caro Danilo, arrivederci. Cari Arnautovic a Bologna e Nnzola a la Spezia, se non siete d'accordo con me via, perché qua comando io. E questo naturalmente gli mette addosso grande pressione".

Pastore ha proseguito: "Se la squadra ti segue davvero sei una specie di Messia come l'anno scorso, se però cominciano a esserci delle increspature o giocatori scontenti la storia cambia.

Perché Yildiz è stato messo a destra, al centro, a sinistra, Cambiaso ha praticamente girato tutto il campo e Locatelli è finito persino a fare il difensore. Il migliore è Thuram, ma non gioca e gli viene preferito Koopmeiners mentre Kelly prima scende in campo a sinistra e poi centrale. Cosa voglio dire? Che Motta ha un modo di intendere il calcio molto cerebrale che però è freddissimo rispetto ai giocatori".

Biasin: 'Motta sta sbagliando perché non dà certezze alla squadra ne fuori ne dentro al campo'

Dell'operato di Thiago Motta ha scritto su Tuttomercatoweb anche il giornalista Fabrizio Biasin: "L'italo brasiliano sta sbagliando perché non ha dato certezze ai giocatori, né in campo e nemmeno fuori.

Insomma, se l’è giocata male e alla Continassa non stanno cambiando perché è difficile trovare qualcuno che accetti di guidare la carrozza solo per queste nove giornate con l’incombenza di dover acchiappare il posto Champions".

Biasin continuando sulla Juventus ha poi sottolineato come il raggio d'azione di Cristiano Giuntoli sia stato attualmente limitato dai piani alti della società piemontese e che l'operato del dirigente toscano al termine della stagione in corso sarà messo al vaglio e giudicato in base ai risultati che otterrà la squadra.