Gli ultimi giorni in casa Juventus sono stati roventi: alla sconfitta di Firenze sono infatti seguiti, incontri, riflessioni e meeting al termine dei quali la società ha deciso di esonerare Thiago Motta per affidare la guida tecnica ad Igor Tudor.

L'idea iniziale non era quella di procedere col cambio in panchina, ma alcune reciproche opinioni sulla qualità della rosa espresse dalla dirigenza, rappresentata dal Ds Cristiano Giuntoli, e dall'allenatore, allora Thiago Motta, hanno creato una frattura insanabile. Secondo l'ormai ex tecnico bianconero, diversi giocatori non avrebbero reso per demeriti propri, stando invece al parere del dirigente i calciatori hanno dei valori importanti e bastano pochi ritocchi per tornare ad avere una squadra pronta a lottare per il titolo.

Non sempre offrono una verità assoluta, ma i numeri aiutano molto spesso a corroborare questa o quella analisi: i casi più eclatanti sono quelli di Nico Gonzalez, Teun Koopmeiners e Douglas Luiz, che guardando solo al campionato di Serie A hanno totalizzato (in 3) 3 gol e 5 assist contro le 33 reti e 12 assist messi insieme lo scorso anno nelle rispettive squadre dell'epoca (Fiorentina, Atalanta ed Aston Villa).

Nico Gonzalez, Koopmeiners e Douglas Luiz: 150 milioni di euro per passare da 33 a 3 gol

Esterno titolare dell'attacco della Fiorentina, nello scorso campionato Nico Gonzalez ha realizzato 12 gol e 2 assist in 29 partite. Alla Juventus è fermo a un gol e 2 assist in 17 presenze.

'Tuttocampista' con licenza di attaccare, ma anche col compito di difendere, lo scorso anno Teun Koopmeiners ha accompagnato l'Atalanta in una stagione trionfale, chiusa con la conquista dell'Europa League.

In Serie A, l'olandese ha messo assieme 34 presenze con 12 gol e 5 assist. In bianconero è a quota 25 partite, con 2 gol e 3 assist a referto.

Metronomo dell'Aston Villa e titolare del Brasile, Douglas Luiz ha firmato 9 gol e 5 assist in 35 presenze di Premier League. Il dato a Torino è ancora fermo a zero per entrambi le voci al netto di appena 15 presenze, quasi tutte da subentrato.

La differenza di rendimento dei tre calciatori, costati alla proprietà 150 milioni di euro, appare lampante: 33 gol e 12 assist contro 3 gol e 5 assist. Pur tenendo presente come l'annata sia ancora in corso e come all'appello manchino 9 incontri, appare francamente difficile ipotizzare un rendimento che possa diventare anche solo sufficiente nel confronto tra le due annate.

Segno di come, forse, il materiale messo a disposizione di Thiago Motta non sia stato impiegato nel migliore dei modi.

La maglia dei grandi club pesa più di quella di altre squadre, su questo principio si basa la storia di praticamente tutti i professionisti che si sono affacciati al calcio che conta. Ma ipotizzare un intero blocco di calciatori che si dimostri inadeguato passando dalle stelle all'anonimato in pochi mesi appare esercizio ideologico forse eccessivo da difendere.

Nel 3-4-2-1 di Tudor Koopmeiners spera più di tutti di risorgere

Con ogni probabilità, anche alla Juventus Igor Tudor adotterà il 3-4-2-1. Che poi è lo stesso modulo in cui Teun Koopmeiners si è disimpegnato lo scorso anno alla Dea giocando con lo stesso tipo di resa sia nei due di centrocampo che nei due di trequarti.

Più di ogni altro calciatore in rosa, l'olandese potrebbe allora beneficiare del cambio modulo. A patto che abbandoni la versione mostrata fin a qui a Torino, quella di un calciatore timido e impacciato che preferisce sempre scaricare al compagno più vicino piuttosto che tentare la giocata.