È stato calciatore della Juventus dal 1998-99 al 2006, dopo è tornato come vice allenatore di Andrea Pirlo nel 2020-21 e adesso è pronto a tornare per l'incarico più importante. Nella serata di questa domenica 23 marzo è atteso a Torino Igor Tudor, pronto a iniziare il terzo "regno" della sua avventura bianconera raccogliendo questa volta il ruolo più pesante: quello di nuovo allenatore del club.
In precedenza allenatore di Hajduk Spalato, Hellas Verona, Marsiglia e Lazio, l'allenatore croato ha sempre schierato le proprie squadre col 3-4-2-1, puntando su una grande aggressività e su reparti molto compatti tra di loro.
Tudor atterra in serata, molto probabile un 3-4-2-1 con Vlahovic e Kolo Muani insieme dall'inizio
Sono state giornate molto convulse alla Continassa. Qualche giorno dopo la debacle di Firenze, la società ha infatti maturato la scelta di esonerare Thiago Motta.
Se nella giornata di ieri sembrava Roberto Mancini il candidato numero uno a subentrare, in serata è arrivato il sorpasso decisivo del croato, che ha accettato 4 mesi di contratto senza alcuna opzione sul prossimo anno (almeno questo è quello che filtra al momento).
La sua Juventus giocherà con ogni probabilità col 3-4-2-1 e già adesso è possibile ipotizzarne gli interpreti. Al netto del fatto che le gerarchie potrebbero cambiare anche in porta con Perin e Di Gregorio che si giocheranno il posto, la difesa a tre dovrebbe vedere dal primo minuto Gatti, Kalulu e Veiga, che nei pochi scampoli giocati una volta arrivato a Torino si è ben disimpegnato in quanto a leadership e capacità di impostazione dal basso.
Gli interni saranno con ogni probabilità Thuram e Locatelli, mentre gli esterni alti dovrebbero essere Weah a destra e Cambiaso a sinistra. Nei due trequartisti dovrebbero vedersi Yildiz a sinistra e Kolo Muani a destra, con Dusan Vlahovic di punta.
Le alternative? I primi nomi sono quelli di Koopmeiners e Douglas Luiz, che potrebbero agire sia da interni di centrocampo che essere 'alzati' nel ruolo di trequartisti.
Soprattutto l'ex atalantino ha fatto le sue fortune proprio nel 3-4-2-1 di matrice gasperiniana e potrebbe giovare più di tutti di un cambio modulo.
Perchè la Juventus ha deciso di cambiare
Le sconfitte contro Atalanta e Fiorentina sono arrivate all'insegna di un totale "non gioco". Nella storia della Juventus, soltanto due volte il club aveva perso due gare di fila con almeno tre gol di scarto, ecco che con Thiago Motta in panchina è arrivata la tutt'altro che lusinghiera terza volta.
Troppo forte e deciso lo scollamento tra giocatori e guida tecnica per pensare di continuare con Motta in sella, per questo e per dare una sferzata all'ambiente la dirigenza ha deciso di cambiare.
Tudor è già subentrato l'anno scorso a campionato in corso ed è riuscito a rigenerare la Lazio, con cui ha viaggiato alla media di 1,91 punti a partita. La Juventus non gli chiede niente di diverso. L'obiettivo è quello di centrare il quarto posto oggi lontano un solo punto.