Lontano dalla Continassa, ma mai davvero fuori dalla Juventus. È questa, in sintesi, la parabola di Cristiano Giuntoli, sollevato ufficialmente dall’incarico di direttore sportivo nelle scorse settimane ma ancora oggi figura centrale – seppur indiretta – nelle strategie di mercato bianconere. Un paradosso solo apparente, perché le operazioni attualmente al vaglio della società torinese ricalcano fedelmente il solco tracciato nei mesi precedenti proprio dall’ex uomo mercato della Juve.
Juve, Jonathan David e Sancho due nomi trattati a lungo da Giuntoli
A dimostrarlo ci sono i nomi più caldi del momento, tutti vecchie conoscenze del taccuino "giuntoliano". Jonathan David, attaccante canadese ex Lille è un esempio emblematico: già la scorsa estate la Juventus aveva tentato un approccio con il club francese per anticipare la concorrenza, ma l’operazione si era poi arenata. Oggi, a distanza di un anno, la Juve lo ha ufficializzato e non certo per caso: i contatti tra le parti non sono mai stati interrotti del tutto e se il canadese è sbarcato alla Continassa è anche grazie al lavoro di intermediazione impostato da Giuntoli.
Stesso discorso per Jadon Sancho, esterno offensivo del Manchester United.
Prima del trasferimento in prestito al Chelsea era stato più volte vicino alla Juventus, che ne aveva studiato la situazione contrattuale e valutato il possibile impatto tecnico-tattico. Anche in quel caso era stato Giuntoli a dare il via libera per un monitoraggio approfondito, consapevole del potenziale inespresso del talento inglese. Oggi, con il giocatore di nuovo sul mercato, il nome di Sancho torna a rimbalzare tra i corridoi juventini, quasi a testimoniare la coerenza di una linea tecnica mai realmente abbandonata.
Juve, anche Balerdi può considerarsi un'operazione impostata da Giuntoli
Infine, il capitolo difesa. L’obiettivo dichiarato sembra essere Leonardo Balerdi, centrale argentino del Marsiglia.
Ma anche qui, la pista non nasce oggi. Già nella fase finale della scorsa stagione, quando Igor Tudor – ex allenatore dell’OM e conoscitore profondo del giocatore – aveva suggerito il suo nome, era stato proprio Giuntoli a muoversi in prima persona per avviare i primi contatti. Un’operazione complicata, ma già impostata, che oggi viene riattivata con determinazione.
In sintesi, se è vero che l’organigramma societario juventino ha subito modifiche importanti, è altrettanto vero che la rotta tracciata dal toscano resta visibile, se non dominante. La Juventus, ufficialmente ancora senza un direttore sportivo, sembra in realtà fortemente influenzata dal suo lavoro.