La Juventus avrebbe posato gli occhi su Ayyoub Bouaddi, centrocampista del Lille classe 2007. In Francia lo descrivono come un giovane con tratti in comune con Adrien Rabiot, per eleganza nella corsa e capacità di interpretare più ruoli nella mediana. Un profilo che non passa inosservato, soprattutto per una società che negli ultimi anni ha puntato con decisione sulla valorizzazione dei giovani.
Juventus e il paragone francese
Il richiamo a Rabiot non è casuale. Bouaddi ha fisico longilineo, passo fluido e una visione di gioco che permette di collegare reparti.
Rispetto al centrocampista ex bianconero e attualmente al Milan, appare più rapido nei primi metri e con una naturale predisposizione al pressing alto. Il suo modo di interpretare la posizione di mezzala lo rende ideale per chi vuole un calcio aggressivo e verticale. Questo lo rende particolarmente interessante per i bianconeri, che sotto la guida di Igor Tudor stanno cercando equilibrio tra intensità e qualità.
In un centrocampo già ricco di soluzioni, Bouaddi - che sarebbe un'idea per la prossima stagione - non arriverebbe a coprire un vuoto particolare, ma per creare un ventaglio di opzioni più ampio. Potrebbe crescere alle spalle dei titolari, sfruttando minuti mirati e acquisendo esperienza senza pressioni eccessive: un progetto sul medio-lungo periodo che può portare benefici enormi se gestito con attenzione.
Come può giocare nella Juventus di Tudor
All’interno dello scacchiere di Tudor, Bouaddi si collocherebbe perfettamente come mezzala sinistra in un 3-5-2, ruolo in cui potrebbe alternarsi con Koopmeiners o McKennie. Dotato di corsa, copertura difensiva e inserimenti, garantirebbe alla squadra flessibilità in entrambe le fasi. In fase di non possesso, la sua intensità gli permetterebbe di pressare alto e chiudere le linee di passaggio. Con palla al piede, invece, potrebbe fungere da raccordo tra regista e attaccanti, inserendosi negli spazi lasciati liberi dalle punte. In un sistema che richiede sacrificio collettivo, il giovane francese ha le caratteristiche per crescere e diventare un perno tattico.
Non immediatamente, certo, ma con la prospettiva di diventare una mezzala moderna capace di unire corsa, tecnica e disciplina.
Bouaddi non rappresenta un affare da chiudere nell’immediato, ma una scommessa proiettata verso domani. La Juventus, se decidesse di investire su di lui, dimostrerebbe ancora una volta di saper guardare oltre il presente, costruendo basi solide per le prossime stagioni. Il rischio è che altri club europei, già sulle sue tracce, anticipino i bianconeri nella corsa al talento. Per questo, la tempistica diventa fondamentale, così come la capacità di offrire al ragazzo un percorso chiaro di crescita. Se gestito con attenzione, Bouaddi potrebbe trasformarsi in un valore aggiunto, portando energia, creatività e profondità a una mediana già competitiva.
Con la giusta guida, il giocatore del Lille ha il potenziale per diventare una mezzala box-to-box di livello internazionale. Il tempo e la gestione diranno se questo filo che lega Francia e Torino si trasformerà in una storia di successo.