È un anno ricco di novità, il 2014, in materia di affitti e cedolare secca: a partire dalle nuove norme riguardo il pagamento in contanti degli affitti 2014, alle sanzioni per chi paga in nero. Ecco tutte le novità sugli affitti del 2014.

Affitti 2014 e cedolare secca

La cedolare secca è un sistema di tassazione sui redditi provenienti dall'affitto degli immobili. L'aliquota del canone della cedolare secca per gli affitti era già stata ridotta col passato governo Letta passando dal 19 al 15%. Recentemente, col nuovo Piano Casa 2014, l'aliquota della cedolare secca per gli affitti a canone concordato è stata ridotta ulteriormente scendendo al 10%.

Affitti 2014 e pagamento in contanti

Altra novità di inizio anno è quella introdotta dalla Legge di Stabilità che ha introdotto l'obbligo di tracciabilità per gli affitti 2014: il pagamento in contanti sarebbe stato vietato a partire dal 2014. La normativa, introdotta nel quadro della lotta all'evasione fiscale, non ha mancato di suscitare polemiche. Tuttavia le disposizioni che vietavano il pagamento in contanti per gli affitti 2014 che sarebbero stati leciti solo mediante mezzi tracciabili, sono stati recentemente ridimensionati con una nota del Ministero.

È stato recentemente chiarito che l'obbligo di tracciabilità e divieto di pagamento in contanti per gli affitti 2014 vale solo per gli importi superiori a 999,99 euro mensili.

Non sono comunque ammesse dilazioni volte ad aggirare le disposizioni e le sanzioni variano dall'1 al 40% dell'importo trasferito. Inoltre nell'obbligo di tracciabilità per gli affitti 2014 rientrano tutti i contratti di locazione, con la sola esclusione degli immobili per uso commerciale, box, cantine e posti auto.

Affitti 2014 in nero: incostituzionali le sanzioni

Oltre alla cedolare secca, l'ultima novità in materia di affitti riguarda quelli in nero: in questi giorni la Corte Costituzionale, con la sentenza 50/2014 ha dichiarato illegittime le norme che premettevano all'inquilino in nero di regolarizzare la propria posizione di sua iniziativa, beneficiando di un canone annuo pari al triplo della rendita catastale con contratto 4+4 a spese dell'affittuario. La sentenza in questione è retroattiva e rischia di gettare nel caos situazioni consolidate dal 2011, quando sono scattate le super sanzioni ed è entrata in vigore anche al cedolare secca.