La scadenza per la presentazione del modello 730 si avvicina e quindi si stringono i tempi per raccogliere tutti i documenti necessari ad ottenere deduzioni e detrazioni fiscali al fine di ottenere il tanto agognato rimborso Irpef a luglio (per i dipendenti) o agosto (per i pensionati).

È possibile beneficiare, a partire dal 2013, del c.d. bonus mobili, ossia ottenere una detrazione fiscale sulle spese effettuate per l'arredo di immobili oggetto di ristrutturazione edilizia.È riconosciuta una detrazione del 50% in relazione alle spese sostenute dal 6 giugno al 31 dicembre 2013 per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché per altre apparecchiature sulle quali sia prevista identica classificazione energetica.

Requisito fondamentale è quindi la contemporanea presenza di lavori di ristrutturazione edilizia che abbiano avuto inizio non prima del 26 giugno 2012. I lavori di ristrutturazione devono avere un inizio precedente al momento in cui i mobili vengono acquistati e ciò può essere determinato da eventuali dichiarazioni o comunicazioni che devono essere fornite a Comune, Asl o altri enti. In caso di ristrutturazioni per le quali non sono necessarie autorizzazioni preventive è sufficiente una dichiarazione sostitutiva del contribuente che ne attesti l'inizio. Il sostenimento delle spese per l'acquisto degli arredi, se rispettato quanto detto, è detraibile anche se effettuato prima di quello relativo alle spese di ristrutturazione.

La detrazione spettante per il 2013 è prevista nel limite massimo di 10.000,00 euro indipendentemente dall'entità dei lavori svolti. Tali spese, nella misura prevista, potranno essere detratte in 10 rate annuali di importo costante. È quindi possibile portare in detrazione per il 2013 un importo massimo pari a 500,00 euro.

Tale limite è riferito alle spese per una singola unità immobiliare, in caso di ristrutturazioni su più immobili saranno ammesse tante detrazioni quanti sono i lavori in essere.

In caso di interventi su una singola unità i lavori di ristrutturazione edilizia in oggetto devono essere relativi alla manutenzione straordinaria, al restauro o risanamento conservativo.

I benefici vengono ampliati anche alla manutenzione ordinaria nel caso in cui gli interventi vengano effettuati sulle parti comuni di un edificio.

È opportuno segnalare come nel caso di ristrutturazione su singola unità non debba esserci alcuna correlazione tra il tipo di lavoro effettuato e l'arredo acquistato (ad esempio con lavori che interessano il rifacimento del bagno possono essere acquistati i mobili della sala) mentre nel caso di lavori che interessano le parti comuni saranno detraibili unicamente beni che avranno la funzione di arredare le stesse (ad esempio la guardiola del portiere).

Al fine di ottenere la detrazione il pagamento della regolare fattura di acquisto (che dovrà indicare la natura, la quantità e qualità dei beni) dovrà essere stata effettuata con l'utilizzo di strumenti tracciabili (non è possibile pagare quindi in contanti o con assegni bancari): bonifico bancario o postale o tramite utilizzo di carte di credito o debito.

La documentazione relativa a tale acquisto quale ad esempio la fattura, ricevute del bonifico o estratti delle carte e dichiarazioni di inizio lavori dovranno essere conservate ai fini di eventuali controlli da parte dell'Agenzia delle entrate. Il consiglio è di tenere tali documenti fino alla prescrizione dagli accertamenti sul modello dichiarativo relativo all'ultima rata che verrà portata in detrazione.