Il mese di ottobre riserva ai cittadini italiani una brutta sorpresa: una nuova stangata per quanto riguarda l'aumento delle tariffe di luce e gas. Si tratta di un aumento non indifferente che corrisponde a 21 euro in più per trimestre a famiglia, che arriva dopo un periodo di 6 trimestri, in cui gli italiani avevano potuto usufruire di un calo delle tariffe.

Quale sarà l'aumento nelle bollette?

L'aumento del gas pari al 5,4% , circa 19 euro, è dovuto ad un costo superiore della materia prima, che, inoltre, ha subito gli influssi negativi delle recenti tensioni verificatesi tra Russia ed Ucraina; invece per quanto riguarda l'aumento dell'elettricità pari all'1,7%, che corrisponde a circa 2 euro, questo si deve alla volontà di riallineare i costi stimati a quelli reali, ma anche per finanziare alcuni oneri di sistema.

Come ha sottolineato l'Autorità per l'energia elettrica ed il gas, la spesa per famiglia avrebbe potuto superare quanto previsto, se non si fosse messa in atto la riforma per la quale i prezzi italiani sono stati agganciati ai prezzi di mercato europei, grazie ai quali per l'anno in corso gli italiani avranno un risparmio di 84 euro in bolletta rispetto alla spesa sostenuta nel 2013, che ammonta alla cifra complessiva di 1.257 Euro.

Le repliche delle Associazioni dei Consumatori

A tale notizia negativa ha subito replicato il Codacons, attraverso la persona del Presidente Carlo Rienzi, il quale facendosi portavoce dei consumatori, ha richiesto che lo Stato "tagli il peso fiscale sulle bollette" uguagliandolo a quello delle tariffe dell'Unione Europea, mentre le altre associazioni in difesa dei consumatori, quali Federconsumatori e Adusbef chiedono che per ammortizzare gli aumenti si proceda a ridurre, almeno per il periodo in questione, le tasse che gravano sulle bollette.

La preoccupazione maggiore delle Associazioni dei Consumatori è legata al fatto che l'aumento delle bollette, congiuntamente alle tasse e alle numerose spese che gli italiani devono sostenere, possa far diminuire ancora di più i consumi, soprattutto per i grandi nuclei familiari che hanno redditi bassi. Mentre ci si avvia verso l'inverno con questa spada di Damocle che pende sulle teste dei consumatori, questi ultimi, oppressi da spese di ogni tipo con salari che non corrispondono di certo al valore attuale della vita, sono venuti a conoscenza attraverso le parole dell'Autorità che ancora non si è provveduto a rendere valido il provvedimento per il quale è possibile rateizzare gli arretrati prima di sospendere le forniture. Un'altra notizia pessima per le famiglie meno abbienti.