Sarà valido anche per tutto il 2016 l’aiuto che il Governo offre a tutti i cittadini che vivono in affitto e che per causegravi ed ampiamente documentate non riescono a far fronte al pagamento del relativo canone. Anche nel nuovo anno, quindi, una piccola boccata di ossigeno per gli inquilini che rischiano lo sfratto. Il Governo,tramite iComuni,potrà continuare ad erogareaiuti a cittadini che versano in condizioni gravi. La nuova Legge di Stabilità ha confermato quanto stabilito negli anni passati per il Fondo Morosità Incolpevole, ma allo stesso tempo ha azzerato il sostegno all'accesso agli alloggi in affitto che era un altro importate aiuto per chi vive in locazione.

Fondo Morosità incolpevole

Fu la Legge 124 del 2013 a creare questo fondo che viene finanziato ogni annoin Legge di Stabilità. Con il susseguirsi di Governi e di manovre finanziarie, il Fondo è stato sempre rimpinguato e reso strutturale, e così sarà fino al 2020. Nei Comuni con una alta densità di cittadini, possono ricorrere a quest'istituto coloro che hanno perso il lavoro, che sono in cassa integrazione o che avevano una attività in proprio che è fallita. Possono accedervi anche famiglie che hanno visto ridursi, notevolmente, il proprio reddito. Basti pensare ai lavoratori che sono passati ad un lavoro ad orario ridotto o a nuclei familiari in cui uno dei componenti che produceva reddito sia diventato invalido o sia deceduto.

Dal punto di vista reddituale, il nucleo familiare che può chiedere aiuto al fondo deve avere un ISEE inferiore a 26mila euro. Naturalmente, tutti i componenti del nucleo familiare non devono essere proprietari di altri immobili e la casa, oggetto dell’atto di convalida dello sfratto, non deve essere catalogata in catasto come abitazione di lusso.

Il contributo viene erogato solo se il cittadino presenta domanda al proprio Comune di residenza e può essere di importo massimo di 8.000 euro. Sarà il Comune, in base alle risorse a sua disposizione e valutando caso per caso le domande, a scegliere importi e metodi di erogazione del bonus.

Fondo Nazionale Sostegno all'Accesso alle Abitazioni in Locazione

Se il Fondo Morosità incolpevole, dopo il varo della nuova finanziaria resta in piedi, sorte diversa è toccata al Fondo Nazionale diSostegno all'Accesso ad Alloggi inLocazione. Questo aiuto per chi vive in locazione è stato azzerato con la nuova Legge di Stabilità. Nessuno, quindi, potrà beneficiare del contributo erogato dai Comuni che concorreva al pagamento del canone di affitto per coloro che non potevano pagarlo per intero. Infatti, questo sostegno prevedeva che la differenza, in termini di canone di locazione, tra quanto si sarebbe pagato per un alloggio popolare e quanto effettivamente versato da un cittadino in difficoltà verso il suo "padrone di casa" privato, fosse ad appannaggio del Fondo.

Resta in attività quindi solo il Fondo per chi è già moroso e che ha già avuto un provvedimento di sfratto, mentre scompare l'aiuto preventivo che serviva proprio per evitare il peggiorare della situazione. I Comuni però, su questo tema, hanno le mani abbastanza libere e possono aprire bandi indipendenti rivolti ad aiutare persone che vivono in affitto.

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