Quella di Pixel 2 e Pixel 2 XL potrebbe essere la fotocamera più stabile sul mercato. Non è tanto una questione di hardware dei dispositivi, quanto del software che – grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale – garantisce le migliori prestazioni su Android. È la stessa Google a dimostrarlo, illustrando come funziona la app disponibile su entrambi gli smartphone: la tecnologia implementata, infatti, unisce alla stabilizzazione ottica quella digitale per assicurare un risultato qualitativamente superiore a quello raggiungibile coi dispositivi prodotti dalla concorrenza.

La differenza mostrata nei filmati che Google ha pubblicato su YouTube è piuttosto eloquente: da una parte, la fotocamera di Pixel 2 e Pixel 2 XL è utilizzata disabilitando le due stabilizzazioni ottica e digitale, dall’altra sfrutta la nuova tecnologia di “fusione” delle immagini registrate introdotta con l’aggiornamento della app per Android su Oreo. È innegabile che il risultato sia molto diverso da quello che poteva essere raggiunto in precedenza e che il video finale sembri essere stato ripreso con una steadycam. Un dettaglio che i videoamatori apprezzeranno di sicuro.

La fotocamera di Pixel 2 e Pixel 2 XL

La fotocamera principale installata su Pixel 2 e Pixel 2 XL – l’unico dei due smartphone a essere distribuito in Italia attraverso i canali ufficiali – è la stessa.

Alla capacità di risoluzione pari a 12.2Mpixel e al diaframma da f/1.8 sono associati il riconoscimento di fase, la messa a fuoco automatica via laser e un flash dual-LED: il “segreto” di Google non è nelle specifiche. A rendere unica la stabilizzazione delle immagini è il ricorso all’intelligenza artificiale che permette di correggere o ridurre sensibilmente gli errori degli strumenti ottici e digitali.

In estrema sintesi, anziché limitarsi a smussare le immagini nei punti critici, la app associata alla fotocamera di Pixel 2 e Pixel 2 XL effettua una sorta di ricostruzione (guidata dall’intelligenza artificiale) degli ambienti e degli oggetti inquadrati. Essendo una tecnologia implementata via software, alcuni hanno già provato a estrarre e pubblicare sul web l’applicazione riservata agli smartphone di Google per installarla su altri dispositivi con Android: sebbene alcune funzioni siano eseguite correttamente, sembra che su altri device il risultato della stabilizzazione sia diverso.