L’agricoltura come un futuro reale e possibile, il ritorno alla terra come opportunità di lavoro per i giovani, la redditività e la convenienza nel coltivare alcuni ecotipi locali. Questi i temi dei seminari “Semina il tuo futuro” che si terranno a Mormanno (Cs) durante il mese di maggio.

Una serie di incontri organizzati dall'associazione Pharolab che mirano a dare una corretta informazione sulle svariate possibilità lavorative ed occupazionali che l’agricoltura ed il ritorno alla terra possono offrire, in una zona, come quella del Pollino che da sempre è stata dedita ai raccolti, alle semine e alle piantagioni tipiche della montagna.

Questo nuovo progetto bene si inserisce nelle logiche e negli obiettivi che PharoLab si è proposta nel momento della sua costituzione. Una associazione libera ed indipendente, aconfessionale e apartitica che ha come mission quella di illuminare il percorso di rinascita della comunità mormannese. Primo passo la conoscenza e la consapevolezza del valore del proprio territorio, il Parco Nazionale del Pollino, per coglierne tutte le potenzialità ancora inespresse e renderle realmente opportunità di sviluppo.

L’agricoltura come un’altra, grande opportunità per tutti, soprattutto per i giovani, la grande scommessa sulla quale l’associazione mormannese vuole ora puntare, con la convinzione che un futuro a mormanno e nei piccoli paesi limitrofi, sempre più “poveri” di giovani ed abbandonati a sé stessi, sia possibile.

Un gruppo di giovani, quello che costituisce PharoLab, che «crede nel suo territorio e nelle sue possibilità di sviluppo – come sottolinea il presidente Giuseppe Galizia – e per questo siamo convinti che un futuro migliore sia possibile per tutti coloro che vogliano viverci».

Ed è proprio su questo focus che si concentreranno gli incontri per dimostrare che l’unica soluzione possibile non è scappare verso il nord o all'estero ma che, anche un territorio piccolo e dell’entroterra come quello del Pollino può offrire grandi possibilità e opportunità.

“Semina il tuo futuro”: sabato il primo appuntamento

Si parte sabato 6 maggio con il primo incontro-introduzione alle ore 17 presso la Casa delle Culture, a Mormanno insieme al dott. Luigi Gallo, membro ARSAC - Centro di divulgazione agricola ed esperto in materia. Questo primo incontro sarà l’occasione per presentare in toto il progetto che PharoLab intende sviluppare e portare avanti e quali gli obiettivi e le aspettative in merito ai seminari proposti.

L’associazione grazie alla presenza dell’esperto, che sarà presente durante tutti gli incontri, cercherà di far capire quanto sia importante e fruttuoso un ritorno alle origini.

Durante il primo incontro il dott. Gallo illustrerà in lungo ed in largo il grande panorama dell’agricoltura, ed in particolare nell’area del Parco Nazionale del Pollino, gli ecotipi e le specie orticole locali sui quali puntare; darà preziosi consigli e dritte su come muoversi al meglio nell’intricato mare della burocrazia italiana, per chi volesse intraprendere un percorso del genere, con un focus d’eccezione sulle agevolazioni proposte dai fondi europei. Un vademecum semplice ma importane per avere un quadro chiaro e completo di come funzionano oggi le cose nel campo dell’agricoltura.

Sarà poi il momento del dialogo e del confronto per capire cosa ne pensano i cittadini. Il pubblico in sala potrà infatti intervenire e ognuno potrà dire la propria sulle grandi opportunità che l’agricoltura riserva. Sono attesi molti giovani, i produttori locali che hanno già iniziato da tempo un loro percorso in questo campo, ma anche cittadini comuni interessati all’argomento che vogliano approfondire e lasciarsi guidare da questa “nuova” corrente. Sarà un momento formativo e di confronto che partirà dal basso per capire davvero cosa ne sarà del futuro dei piccoli paesi come Mormanno.

Le grandi opportunità della terra: il focus degli incontri

Un filone, questo, che continuerà durante tutto il mese di maggio e che si concentrerà, di volta in volta, sulle possibilità offerte dalla terra del Pollino e su quali colture puntare perché tipiche della zona e che negli ultimi anni sono diventate materie prime pregiate e ricercate: il cece nostrano; la lenticchie di Mormanno; il fagiolo e le sue specialità: poverello bianco, seccagno bianco e borlotto locale; il tartufo del Pollino.

E ancora zucchino, pomodoro, aglio di Laino Borgo, segale, farro, erbe officinali: una varietà di prodotti in un universo, come quello dell’agricoltura, che non è affatto chiuso.

Ecotipi questi che se coltivati e alimentati nel modo corretto potranno essere il volano di un’economia del domani in decollo che riserva in sé grandi potenzialità come sottolinea il presidente Galizia: «oggi il ritorno alla terra sta iniziando a portare i primi frutti e noi non vogliamo essere da meno». Non bisogna, infatti, dimenticare quanto l’esigenza di una dieta sana, genuina ed equilibrata sia uno dei must dell’economia del nuovo millennio; di come la gente ricerchi sempre più prodotti biologici e fuori dalle dinamiche della grande distribuzione.

E allora riflettere su quanto sia essenziale oggi il ritorno alla terra e di quanto posso essere, nel breve tempo, fruttuoso sembra più che necessario ed attuale.