Il Tirocinio formativo attivo (Tfa, creato dal Ministero dell’Istruzione in sostituzione delle vecchie Siss) ha abilitato 12mila nuovi docenti. I vincitori possono però a buon titolo parlare di "vittoria mutilata": lo strano paradosso vuole infatti che sia loro negata la cattedra, nonostante l'abilitazione.
Non è data ai dodicimila nuovi docenti l'immediata fruibilità del titolo, né tanto meno l'immediato accesso alle graduatorie. Si dovrà attendere il prossimo concorso, previsto per il 2015 nella più rosea delle aspettative. Infatti, tanto tempo ci vorrà per trovare collocazione ai 11.542 vincitori del concorso del 2012 (e che inizieranno a vedersi assegnare dei posti dal prossimo settembre).
Nulla è la speranza di un'integrazione nelle attuali graduatorie: il Ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza ha affermato con decisione la non percorribilità di questa via, che sarebbe contraria a precise disposizioni legislative risalenti al 2006, per cui l’inclusione degli abilitati nelle graduatorie a esaurimento (auspicata dai più) sarebbe completamente interdetta, oltre che "non coerente" al sistema.
Il Ministro, inoltre, ha previsto una disponibilità di ben 29mila posti per il prossimo Tfa; la perplessità aumenta, visto che sembra non esserci possibilità di lavoro neanche per le ultime reclute. Anzi, per loro è sbarrata anche la più modesta via delle graduatorie d’istituto (GI), cioè delle graduatorie che assegnano le supplenze, riservate anch'esse ai vecchi abilitati. La riapertura delle GI è prevista per luglio 2014.
Intanto, all'esercito dei nuovi abilitati non resta che aspettare e scrivere lettere di messa a disposizione.
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