In Egitto la situazione sta letteralmente e velocemente precipitando. Siamo arrivati al quarto giorno di scontri ed i morti, secondo le tv arabe, sono arrivati a 500. Oltre al dramma umanitario c'è un aspetto, non meno importante, che deve essere trattato: il tema delle vacanze e del turismo.

La Farnesina, nel pomeriggio di ieri, ha emesso un comunicato in cui sconsiglia apertamente di recarsi nel Paese africano «in ragione del progressivo deterioramento del quadro generale di sicurezza, si sconsigliano i viaggi in tutto il Paese».

Nel Paese ci sono già 19mila italiani, sparsi tra le varie mete turistiche e le presenze sono aumentate di 5mila unità rispetto alla scorsa settimana. Lo rende noto il portale Viaggiare Sicuri, dove è possibile iscriversi per dire dove ci si trova in vacanza ed, eventualmente, essere rintracciati.

Un altro consiglio che la Farnesina ha dato è quello di evitare assembramenti che possono sembrare un corteo ed evitare di svolgere delle escursioni al di fuori dei resort turistici e, soprattutto, verso Il Cairo. Una cosa è certa: al momento nelle mete balneari egiziane (Hurgada, Sharm el Sheikh, Marsa Alam e Berenice) non si registra alcun tipo di incidente o di rischio per la sicurezza fisica dei presenti, ma l'escalation di violenza sembra non aver fine.


Una notizia importante proviene direttamente dalla Germania dove due tour operator, Tui e Thomas Cook, hanno annunciato di aver cancellato tutti i pacchetti vacanza verso l'Egitto da qui fino a metà settembre. Soprattutto dopo che ieri qualche disordine, seppur senza morti, si è registrato anche nella zona di Hurgada, vicino ai resort dove stazionano i vacanzieri.


Di tutt'altro avviso gli animatori di alcuni resort locali; in un'intervista registrata ieri, Francesca Castellani, ha così commentato la vicenda: "Il coprifuoco è stato tolto, le discoteche sono piene e le escursioni sono ricominciate. Gli italiani? Sono tranquilli". Che dire, forse è meglio seguire ugualmente il messaggio della Farnesina.