Processo Costa Concordia: Domnica Cemortan risponde all'avvocato di parte civile Michela Suriano che rappresenta alcuni naufraghi: "Ho avuto una relazione con Francesco Schettino, ma dopo il naufragio non ci siamo più frequentati". L'avvocato della donna Gianluca Madonna ha chiesto di sospendere l'udienza alcuni minuti per poter parlare con la propria assistita.

Durante il processo Costa Concordia, Domnica aveva più volte dichiarato di non voler rispondere e il presidente Giovanni Puliatti le aveva spiegato (attraverso l'aiuto dell'interprete) che per valutare la sua attendibilità come testimone era invece necessario.

Solo in questo modo infatti si possono stabilire con chiarezza i rapporti con l'imputato, il capitano della Costa Concordia, Francesco Schettino.

Come è salita sulla Costa Concordia la ballerina Domnica, priva di biglietto? Durante il processo la ragazza ha ammesso "Quando sei l'amante di qualcuno, non ti domandano il biglietto".

Il testimone Antonello Tievoli, primo maitre di bordo, ha chiesto al capitano di passare accanto al Giglio per l'inchino. Il giorno della sciagura, quindi, non si trattava della prima volta: la manovra era stata eseguita ancora.

Durante il processo Tievoli ha riportato "Durante una cena ho chiesto a Schettino di passare più vicino al Giglio e il 6 gennaio mi è sembrato di essere più vicini del solito [...] ma il capitano Schettino giunto sul ponte non era soddisfatto della distanza" e ha quindi chiesto al suo vice di prenderne nota per il giorno 13 gennaio 2012. 

L'altro maitre Ciro Onorato ha descritto la cena del 13 gennaio tra Schettino e la ballerina "Schettino mi fece i complimenti per l'agnello servito a cena, in quel momento ricevette una telefonata dalla plancia di comando, ordinò il dessert e disse che doveva andare sul ponte per l'accostata al Giglio".

Onorato ha inoltre riportato le scene di panico tra i passeggeri che "scappavano, la cucina era impraticabile, era tutto distrutto [...] feci mettere alcune tovaglie a terra per evitare che le persone scivolassero". Dopo l'urto, Onorato era subito salito in plancia dove aveva trovato Schettino che indossava un giubbotto sopra l'uniforme, insieme a Domnica che si era cambiata l'abito da sera per indossare qualcosa di più comodo. 

Salvatore Ursino, ufficiale in addestramento sulla Costa Concordia, è testimone dell'accusa: è rimasto nella plancia di comando per tutta la navigazione, da Civitavecchia fin all'urto contro la scogliera del Giglio.

"Il comandante ha ordinato di aumentare la velocità della Costa Concordia fino a 16 nodi, cinque minuti prima dell'impatto, al suo vice Ciro Ambrosio" (fonte Ansa.it).

Il timoniere era indonesiano, si procedeva con la navigazione manuale e sbagliò due volte poiché non aveva ben compreso gli ordini di Schettino: il capitano però non prese provvedimenti e sottolineò "altrimenti finiamo sulle rocce".

Ursino affiancò il timoniere per ripetergli gli ordini impartiti in inglese di propria iniziativa. Una volta vicini al Giglio, i maitre Tievoli e Onorato, l'hotel director Giampiedroni e la ballerina Domnica erano lì riuniti per ammirare il passaggio ravvicinato alla costa. 

Il pm Stefano Pizza ha fatto ascoltare alcune registrazioni audio: la voce di Schettino "Abbiamo urtato uno scoglio? Madonna, ch'aggio combinat". Il capitano ha poi ordinato di chiudere le porte stagne a poppa. Il processo Costa Concordia non è ancora concluso, si attendono in serata ulteriori sviluppi.