La madre naturale sembrerebbe essereuna donna bulgara di nome Sasha Ruseva, che è stata arrestata inBulgaria nella cittadina di Gurkovo.

Secondo le ultime scoperte Mariaavrebbe 4 anni ed è nata in Grecia, a Lamia, il primo gennaiodell'anno 2009. La coppia rom, che è stata accusata di rapimento,non avrebbe rapito la bambina, bensì l'avrebbe presa inaffidamento direttamente dalla madre, che ha rinunciato alla piccolasubito dopo il parto. Dato lo scalpore degli ultimi tempi, SashaRuseva avrebbe riconosciuto la piccola dopo averla vista intelevisione, secondo quanto testimoniano gli altri suoi figli.

La donna ha dichiarato di avereabbandonato Maria poiché in un grave stato di difficoltàeconomiche. Presto verràeffettuato un nuovo test del DNA, nel frattempo le indagini proseguono.

La bambina, lo ricordiamo, era statatrovata pochi giorni fa in un campo rom e i presunti genitori sonostati accusati di rapimento. La piccola Maria è stata notata da alcuniagenti che stavano effettuato operazioni antidroga in un camponomadi, insospettiti dall'aspetto "nordico" della piccola. Cosìhanno fatto partire le indagini sulla sua identità.

I due rom coinvolti nel presuntosequesto sono Christos Salis, di 40 anni, e Eleftheria Dimopoulus, di39. I due sono stati sottoposti ad esami per accetare lagenitorialità poco dopo l'inizio delle indagini, durante le quali sisono contraddetti diverse volte.

Sono risultati non essereimparentati con la piccola, quindi ovviamente non possono essere i genitoribiologici. Dopo questi accertamenti è stata inoltrata una accusa dirapimento verso i due rom, parallelamente alle indagini per scoprirel'identità della piccola.

I due sono stati arrestati ed è statoreso noto che percepivano una cospicua somma di sussidio familiaregrazie ai loro (presunti) 14 figli, 6 dei quali avuti in meno di unanno.

Migliaia di persone da tutto il mondohanno contribuito alle indagini a seguito della pubblicazione dellefoto della coppia rom coinvolta, e la bambina è stata affidata all'organizzazione per l'assistenza all'infanzia "il sorriso delbambino". Il sospetto era che la coppia fosse coinvolta inoperazioni di traffico minorile.

La comunità rom, preoccupata per leaccuse che spesso associano i nomadi al rapimento ed al traffico dibambini, hanno subito smentito le accuse schierandosi dalla partedella coppia e testimoniando che la bambina fosse stata affidata daigenitori naturali e non rapita.

Questa testimonianza alla fine si èrivelata vera e, nonostante il carattere certamente drammatico dellavicenda, il pregiudizio questa volta non si è rivelato deltutto fondato.