Non si placa la lunga scia di femminicidi che vede comeprotagoniste, loro malgrado, madri, mogli, compagne, fidanzate e figlie. Questa mattina del 9 novembre,una segnalazione arrivata ai carabinieri ha portato al ritrovamento nellecampagne tra Vallo Scalo e Vallo della Lucania nel salernitano, del cadavere diuna donna di nazionalità bulgara di 48 anni, Violeta Ganeva.

Il corpo si trovava a pochi metri dalla stradaprovinciale che collega i due comuni e questo inizialmente ha fatto pensare chesi trattasse di un investimento da parte di un'auto pirata.

Un primo esame daparte del medico legale ha rilevato, però numerose ecchimosi e una profonda feritaalla testa e ben presto ha preso piede la pista dell'omicidio. La donnalavorava come badante e viveva con suo marito, anch'egli di nazionalità bulgara, e suo figlio in un fabbricato rurale non lontano dal luogo del ritrovamento delsuo cadavere.

Tracce di sangue rinvenute all'interno dell'abitazione hannoportato al fermo del marito Yordan Koled che dopo tre ore d'interrogatorio, haconfessato l'omicidio della moglie. Secondo il racconto dell'uomo, ieri sera, dopola serata trascorsa a una festa in piazza, mentre stavano rientrando a casa, ladonna aveva confessato al marito di aver avuto un rapporto con un altro uomo.

La gelosia di Yordan Koled si è scatenata con inaudita violenza sulla moglie. Dopo averlapicchiata con calci e pugni, al culmine dell'ira, l'uomo ha afferrato una sedia e ha colpito ripetutamente al capo la donna uccidendola.

Ha trasportato il suo corpo incampagna, abbandonandolo dove è stato poi ritrovato.