Si tinge sempre di più di giallo la presunta storia di induzione alla prostituzione minorile nella quale sarebbe coinvolto il celebre disturbatore televisivo Gabriele Paolini che dal carcere di Regina Coeli tende a precisare che il 17enne in questione, del quale le cronache stanno parlando tanto, non è altro che il suo ragazzo, che in maniera libera e spontanea, quindi consenziente allacciava dei rapporti a sfondo sessuale con Paolini.
Ecco le importanti dichiarazioni di Gabriele Paolini, disturbatore televisivo: "Non c'è alcuna induzione alla prostituzione, né sfruttamento.
Quella che avevo e ho tuttora con quel ragazzo di 17 anni è una storia d'amore che va avanti da 8 mesi. Ci amiamo. Il nostro è un rapporto alla luce del sole, siamo stati assieme in piscina persino al circolo ufficiali dell'esercito, lui ha conosciuto i miei genitori e io sua madre".
Quindi dalle parole di Paolini, i due starebbero vivendo una storia d'amore vera e propria e non ci sarebbe nessun sfruttamento della prostituzione minorile. Paolini nega anche l'abuso di droga, ma non nega di aver filmato dei video hot con il giovane; filmati che però, sempre secondo le dichiarazioni del disturbatore televisivo, erano stati prodotti per uso personale, e non per essere divulgati in pubblico.
I difensori di Paolini sono pronti a fare ricorso davanti al tribunale del riesame per far revocare l'ordinanza di custodia cautelare.
Hanno, fra le altre cose, dichiarato che la cantina usata da Paolini e il fidanzato 17enne non era un luogo di torture, ma solo un posto concesso da una sua zia per avere un po' di privacy con il suo fidanzato. In un filmato che presto sarà consegnato agli inquirenti Paolini e il fidanzato si dichiarano reciproco amore per l'eternità. E con gli altri due minori coinvolti nella vicenda non ci sarebbe stato proprio nulla.