Siamo a Treviso e questa triste e sconvolgente vicenda riguarda una ragazzina di undici anni che vive con la madre ed il patrigno: la giovanissima è stata oggetto per anni di torbide e scabrose attenzioni da parte dell'uomo fino a quando la povera vittima ha trovato il coraggio di confessare il tutto alla mamma e a chiedere il suo aiuto.
Per cercare, forse, di evitare uno scandalo, la donna non denuncia subito l'accaduto ai carabinieri ed essendo profondamente credente dal punto di vista religioso, preferisce parlarne ad un sacerdote, sperando di trovare una soluzione ed una via di uscita.
E qui avviene il fatto sconcertante: l'ecclesiastico, dopo aver ascoltato la versione dei fatti raccontata dalla povera ragazzina, le suggerisce di non addolorarsi per l'accaduto, anzi, la implora di imitare il glorioso esempio di Santa Maria Goretti, martire alla tenera età di undici anni in seguito ad un tentativo di violenza carnale, e di perdonare il patrigno... "Devi fare come lei, tacere e perdonare l'aggressore" sarebbe stato l'invito choc rivolto dal sacerdote, non tenendo conto del fatto, però, che Maria Goretti lottò con tutte le sue forze e si oppose allo stremo, prima di essere uccisa.
Fortunatamente, come riportato dal giornale La Tribuna di Treviso, la giovane ha deciso finalmente di denunciare il patrigno e la degradante vicenda: resta comunque l'amarezza per l'insensibilità e il delirio di quel sacerdote che, invece di dare conforto alla povera ragazza, ha assunto una presa di posizione assolutamente scandalosa.