Sabato 25 gennaio, dalle 22.00fino a notte inoltrata, Don Gianluca Coppola, giovane viceparroco dellaChiesa di Maria Santissima della Salute di Portici, in provincia di Napoli, siè unito ai giovani nella centralissima Piazza Poli, il principale luogo dellamovida cittadina. Per l’occasione, è stato allestito anche un gazebo per leconfessioni mentre gli altoparlanti diffondevano canti religiosi e preghiere.
“Io voglio dire ai giovani che laconsolazione che Dio può dare non può darla nessuna droga”, ha dettoDon Gianluca. E ancora, quando ha presentato l’iniziativa: “Non so come sisvolgerà, Dio penserà qualcosa”.
Dopo i primi momenti di titubanza edi sconcerto, molti giovani si sono avvicinati al gazebo e si sono confessati osi sono trattenuti a parlare con il giovane viceparroco.
Intorno alla mezzanotte, grazie alpassaparola ed ai commenti positivi dei ragazzi e grazie anche al carisma ealla simpatia di Don Gianluca, i ragazzi erano coinvolti al massimo ed ilgazebo era più affollato dei bar e delle paninoteche di Piazza Poli. Le paroledi commiato di Don Gianluca, alla fine dell’incontro, sono state le seguenti:“Padre Pio diceva che alla sua morte non sarebbe andato in Paradiso finchétutti i suoi parrocchiani non fossero andati a Messa. Ragazzi, sono rovinato,vi prego, aiutatemi”.
Don Gianluca non è nuovo a questo tipo diesperienze.
Già negli anni scorsi con il suo predecessore Don Michele haorganizzato nella Chiesa di Maria Santissima della Salute le cosiddette “vegliedel sabato sera”: tutti uniti nella preghiera fino all’alba, a pregare per igiovani e a sensibilizzare i genitori sui rischi dell’alcool, della droga,della velocità e sulle conseguenti stragi del sabato sera, invitandoli ad unagenitorialità attenta, partecipativa e competente.