La Corte d'assise d'appello di Firenze ha emesso la sua sentenza: Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono colpevoli di aver assassinato Meredith Kercher.
Per la ragazza americana la condanna è di 28 anni e 6 mesi, mentre Sollecito è stato condannato a 26 anni.
Alla lettura della sentenza, che ribalta quella precedente, di secondo grado, che aveva assolto i due imputati, erano presenti anche i genitori di Meredith, che sono rimasti impassibili.
Mentre per Raffaele Sollecito è stato disposto il divieto d'espatrio, diversa è la situazione di Amanda Knox, che attualmente si trova negli Stati Uniti, a Seattle, e che molto difficilmente tornerà in Italia per scontare la propria pena; anzi, intervistata pochi giorni fa da La Repubblica, la Knox ha dichiarato che, qualora fosse stata dichiarata colpevole dell'omicidio di Meredith, si sarebbe data alla latitanza.
Ora l'ipotesi è diventata realtà, e la Knox ha subito dichiarato, appena venuta a conoscenza della sentenza, che si aspettava "di meglio dalla giustizia italiana, dopo che una precedente sentenza mi aveva scagionato", e che contro di lei si è scagliato un apparato accusatorio inesistente.
Di tono diverso la reazione di Raffaele Sollecito, che, attraverso il suo avvocato, si è detto "annichilito".